Far credere ai telespettatori del tg1 che Mills è stato assolto è falsare la realtà oppure cambiare il senso delle parole, dicono migliaia di cittadini. Chi dice che la realtà è stata falsata infatti pensa che l’assoluzione dichiari la non colpevolezza, mentre la prescrizione ribadisca la colpevolezza ma liberi dalla pena perché i termini sono scaduti. La differenza sembrerebbe condivisa dallo stesso presidente del consiglio che ha dichiarato di volere l’assoluzione piena e non la prescrizione.
Ma nella confusione, si finisce col cercare di approfondire il significato della parola “assoluzione”. Purtroppo in questo momento su
Wikipedia la parola è spiegata solo nei termini previsti dal mondo ecclesiastico: l’assoluzione è la remissione dei peccati e delle punizioni connesse che si ottiene dopo la confessione. (Evidentemente non è questo il senso dell’assoluzione piena sperata dal leader della destra e del governo).
Il senso più generale della parola “assolvere” è nel dizionario del Gabrielli, Hoepli: “Liberare da un impegno, sciogliere da un vincolo: a. da un obbligo, da un giuramento, da un voto“. Ma l’assoluzione ha anche un senso tecnico giuridico ben preciso: “Dichiarazione, emessa con la sentenza conclusiva del processo, che esclude la responsabilità penale dell’imputato: l’avvocato ha chiesto l’a. dell’imputato; il giudice ha emesso una sentenza d’a.“. In questo caso il giudice non ha assolto: ha prescritto, eliminando la pena perché era passato troppo tempo…
Sempre sul Gabrielli si legge: “Prescrizione: Estinzione di diritto quando esso non venga esercitato per un periodo di tempo stabilito dalla legge: cadere in p.; acquistare, perdere un diritto per p.; diritto colpito da p.
‖ Prescrizione acquisitiva, usucapione
‖ Prescrizione estintiva, nei riguardi di chi perde il diritto
‖ In materia penale, condizione di un reato che dopo un determinato
numero di anni non può più essere perseguito, o di una pena che non può
più essere scontata”. Proprio quest’ultimo punto è quello che riguarda il processo Mills.
Insomma: la parola “assoluzione” per Mills è sbagliata e il pubblico che l’ha ascoltata non è stato informato correttamente.
Beh siamo alla frutta e non è una novità. Tutte le verità scomode vengono taciute. Ora siamo addirittura al punto che non solo non si dice ciò che è scomodo, ma ciò che è scomodo viene ricolorato, trasformato in un’altra storia, per essere più bello e pulire il vestitino bianco del personaggio interessato.
Non è una novità. E’ successo anche con il processo Andreotti. Per tutti è stato assolto, in realtà anche per lui molti dei reati sono andati in prescrizione, ma erano stati commessi. Quindi…
La nostra cultura è così, ahimè. Faccio fatica ad abituarmi. Nessuno paga mai per le proprie colpe.
La sentenza Andreotti è un capolavoro di ambiguità, ma non come la si presenta. In prima istanza venne assolto per non avere commesso il fatto e poi nelle motivazioni hanno scritto che lo hanno fatto perchè nel codice penale non c’è più la formula “per insufficienza di prove”, che è un modo piuttosto melmoso di assolvere-ma-non-assolvere. In appello hanno tirato per il lungo e poi lo hanno prescritto per i reati anteriori al 1980 e assolto con formula piena per le accuse successive a quella data. La Cassazione ha confermato e poi ha dato delle motivazioni che sono un altro capolavoro di equilibrismo, in cui da ragione e da torto sia alla corte di primo grado che a quella di appello. Leggere qui per capire: http://it.wikipedia.org/wiki/Giulio_Andreotti. Peraltro, l’appello in Cassazione da parte di Andreotti chiedeva di rifiutare la prescrizione. Quello dell’accusa chiedeva di rifiutare l’assoluzione. La Cassazione, avendo capito che ormai il caso era frustro, respinse entrambi gli appelli.
Per Mills, leggere ogni tanto un diverso parere fa bene: http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=43925729
Un’ultima considerazione. E’ un po’ un’ossessione del travaglismo, malattia senile del gauchismo, pensare che le sentenze giudiziarie siano il criterio di verità. Tra l’altro ricorrendo ad una concezione di giustizia assoluta che fa a pugni con tutte le teorizzazioni di “costruzione sociale della giustizia” in cui il gauchismo ha sguazzato per decenni (quando faceva comodo). Dare una valutazione storica su Andreotti che per convenienza politica (giochi di correnti DC, senza i voti siciliani e dopo che gli USA lo avevano scaricato per la sua politica filo-araba nel partito non contava più nulla) fa accordi con le cosche non ha bisogno di una “sentenza”. Trattava con mafiosi, stop. Se invece senza una sentenza di un’autorità superiore non ce la si sente, per problemi propri di insicurezza o di cattolicesimo deviato, di fare valutazioni, e allora ci si arrangi. I giudici stessi, consci del ruolo che molti atribuiscono loro, si equilibrano tra esigenze legali e necessità di dare contentini ai fans. C’è anche da dire che, come spesso accade, questa storia del assolto-ma-non-assolto, e delle sentenza che fanno la Storia è utilissima anche in negativo. Faccio un esempio ? guardate che faccio un esempio… allora, non si è mai riusciti a dimostrare in una corte di giustizia che Primo Greganti prendesse i soldi delle tangenti per il PCI su ordine dei suoi capi. Questo non mi impedisce di dire che storicamente è assodato che il PCI facesse parte del sistema delle tangenti. Risposta standard: dove sono le sentenze ? Come volevasi dimostrare. Eppure le sentenze ci sono: Primo Greganti, tenetevi forte, è stato condannato in via definitiva con patteggiamento per finanziamemnto illecito dei partiti, nel 2002. Vi è sfuggito ? Sarà perchè siamo alla frutta e non è una novità. Tutte le verità scomode vengono taciute. Ora siamo addirittura al punto che non solo non si dice ciò che è scomodo, ma ciò che è scomodo viene ricolorato, trasformato in un’altra storia, per essere più bello e pulire il vestitino bianco del personaggio interessato.
Mills è stato assolto.
Nel diritto italiano si può essere solo assolti o condannati.
La prescrizione è uno dei motivi dell’assoluzione.
Sono avvocato, ma lo poteva sapere chiunque, bastava leggere su Wikipedia la storia del processo Mills.
Il 25 febbraio 2010 il procuratore generale della cassazione Gianfranco Ciani chiede l’assoluzione per prescrizione…
http://it.wikipedia.org/wiki/Procedimenti_giudiziari_a_carico_di_Silvio_Berlusconi#Compravendita_diritti_televisivi