Alla fine hanno tolto iMussolini dall’AppStore, dice iPhoneItalia.
Interessante che l’applicazione contenente i discorsi del Duce sia stata rimossa non per motivi di opportunità politica ma per motivi legati a una possibile violazione di copyright. (Questo è molto americano: per gli americani, in nome della libertà di espressione, si possono anche vendere materiali filonazisti online, cosa vietata invece in Francia, come ci ricordiamo dal caso Yahoo! di qualche anno fa).
Se c’è una cosa di cui gli editori possono stare tranquilli è che la Apple è attenta al copyright.
Ora speriamo che l’Istituto Luce, detentore dei diritti, si butti finalmente sull’iPhone. E anche l’Istituo Gramsci, con i suoi filmati sulla carriera di Massimo d’Alema: epocale la sua interpretazione in divisa da Pioniere accogliendo Togliatti a Gallipoli.