Si chiacchiera di una possibile fusione dei libri Mondadori e Rizzoli. Inutile commentare quello che non si sa. Ma intanto i fatti alla Mondadori ci sono: tra l’altro ritorna Gian Arturo Ferrari (che sperava in una transizione dell’industria libraria nell’era di internet piuttosto lenta, come si scriveva anni fa su questo blog) e se ne va Riccardo Cavallero (che un paio d’anni fa aveva dato 18 mesi all’industria libraria per adeguarsi a internet, vedi Nòva 27-5-2012).
26/01/2015 11:56
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Chiacchiere sui libri Mondadori e Rizzoli
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Luca De Biase
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d’accordo che non credo ci siano leggi antitrust nel settore librario, ma un polo Mondadori-RCS Libri non raggiungerebbe più del 50% del mercato? Si bloccherebbe davvero quasi tutto…
mi rispondo da solo: beh, forse no. Guardando
http://www.publishersweekly.com/pw/by-topic/industry-news/financial-reporting/article/63004-the-world-s-56-largest-book-publishers-2014.html
De Agostini da solo fa quattro volte Mondadori e cinque volte RCS. Non me lo aspettavo.
Solo un paio di chiarimenti. Attenzione a non confondere i mercati dei libri. In quello trade (libri di narrativa, saggistica, biografie, ecc..) Mondadori e’ leader di mercato con una quota di ca. il 26% (valore) seguita da RCS Libri con ca. il 12%. Il totale combinato dei due fa ca. 38%.
Questo e’ il mercato a cui fa riferimento Luca De Biase. Cavallero e’ il direttore generale uscente della Mondadori Libri Trade e aveva preso (nel 2010) il posto di G.A. Ferrari che rientra con un ruolo di membro del CdA e advisor.
Entrambi gli editori (Mondadori Libri e RCS Libri) sono attivi anche nei libri di scuola e in altri segmenti. De Agostini’ ha una presenza limitata nel mercato trade (di cui sopra): ca. il 2% a valore. Ha invece un ruolo molto importante ad esempio (ma non solo) nella scuola e nei collezionabili in edicola.
Peraltro le cifre riportate da Publisherweekly considerano i ricavi complessivi (autodichiarati dai gruppi editoriali, anche non quotati in borsa) relativi a tutti i business inclusi per esempio la distribuzione di libri di editori terzi (che in alcuni casi sono preponderanti). Ovvero di tratta di business nettamente diversi tra loro.
@marcello: grazie, così le cose mi tornano di più (anche il buon fatturato di GeMS, che ha Messaggerie)
Qui, se può interessare, la mia intervista di ieri su Publishing Perspectives (in inglese) sugli scenari di acquisizione di RCS Libri da parte di Mondadori http://publishingperspectives.com/2015/03/mondadori-and-rcs-libri-an-italian-publishing-coup-in-the-making/