È chiaro che se Letta dice che gli 800 milioni per la banda larga ci saranno dopo la fine della crisi e se Scajola dice che ci saranno prima della fine dell’anno vuol dire che o il governo pensa che crisi finirà entro l’anno o che il governo pensa cose diverse e vagamente contraddittorie. Ma ci sta. Il problema è che questa mancanza di chiarezza apre la strada ai boatos più vari. Come quello secondo il quale tutto sarebbe sottoposto a una trattativa sull’iptv tra la Telecom e la Mediaset. Voci che non hanno riscontro. Ma che fanno dire a chi se ne intende che gli 800 sono importanti ma non decisivi fintantoché la domanda di banda in Italia è limitata. E quindi l’unica cosa chiara è che il passaggio chiave consiste nell’investimento che la pubblica amministrazione deve fare per ammodernarsi: che provocherebbe allo stesso tempo la necessità e l’opportunità per spendere gli 800. Concentrando l’attenzione su un tema vero di convivenza. E senza fare apparire il tutto come una pressione anticompetitiva dell’attuale sistema televisivo.
20/11/2009 10:37
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800 ridicoli milioni
20/11/2009 10:37
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Un pò di concorrenzialità con la televisione c’è però.. Mediaset non mi risulta abbia molto appeal on line e qualcuno si preoccupa a buona ragione. Credo che faccia da deterrente più l’obsolescenza delle linee esistenti, investirci sopra significherebbe doverci rimettere mano a breve. Più l’incertezza delle normativa attuale che non ha incentivato investimenti con il meccanismo unbunbling local loop.