Basta saperlo. Si diceva tempo fa che può stupire, ma Gmail legge algoritmicamente la posta per migliorare il servizio. E gli utenti che lo sanno possono anche essere d’accordo. Ma, appunto, l’importante è saperlo. Qui c’è un video che, sull’argomento, fa ironia e informazione. Mi domando se non faccia anche un pizzico di esagerazione.
Full disclosure: uso Gmail parecchio. E mi trovo molto bene, per la verità. Mi spiacerebbe scoprire che Google esagera con la raccolta di informazioni su di me. Ma se si parla tanto di privacy su Facebook, è giusto parlarne anche in riferimento a Google.
Che faccia ironia è sicuro, che faccia informazione… può essere, ma non come scopo primario. È pur sempre una pubblicità di Microsoft.
Si parla molto anche di Google. Le nuove politiche sulla gestione dei dati personali sono un esempio di come bigG possa sapere tutto di noi in ogni istante. Ogni informazione è conservata, vagliata e archiviata con lo scopo primario di vencere un servizio. Da questo punto di vista perdere la propria password sarebbe tragico, no?
Per non parlare delle funzioni latenti di Google, naturalmente 😉