Nella maggior parte dei casi viviamo una molteplicità di network sociali. Ci sono le poche persone che sentiamo regolarmente, un più grande insieme di persone con le quali interagiamo per lavoro o altre occupazioni e un sistema di persone ancora più ampio che ci interessa seguire.
Facebook sembra votato a servire chi vuole sviluppare il secondo tipo di relazioni e Twitter il terzo. Forse. Poi ciascuno interpreta questi strumenti come vuole. Ma diciamo che gli incentivi interni alle piattaforme vanno in questa direzione.
Marko Ahtisaari, capo del design della Nokia, sogna di poter lavorare per il social network più intimo delle persone. E non è un caso perché questo gli consente di sviluppare innovazione intorno alla tradizione del leader dei cellulari (che prima che diventassero uno strumento di accesso a internet erano soprattutto usati per sentire un numero molto limitato di persone). Questo potrebbe finire coll’essere coerente con la relazione che la Nokia coltiva con la Microsoft che si è dotata di Skype.
Google+-Circles entra nel gioco dei social network puntando inizialmente sul social network più intimo delle persone. E con Google+ offre a chi sviluppa queste relazioni più intense nuovi strumenti tipo Facebook + Skype.
Forse è giusta l’analisi di GigaOm che sostiene che Google+ non darà tanto fastidio a Facebook quanto a Skype.
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