E’ malato? E’ perseguitato? E’ troppo buono? Joris Lammers alla Tilburg University, Olanda, e Adam Galinsky alla Northwestern University, Illinois, hanno condotto un vasto studio sulla psicologia del potere, riporta l’Economist. La domanda che si sono posti: vista l’enorme casistica di politici corrotti, della quale l’Italia è un fantastico campionario, è il potere che corrompe oppure il potere attrae i corrotti? Lo studio è pubblicato in Psychological Science.
Analisi psicologica dei potenti corrotti
Il concetto è fondamentalmente questo. Ci sono potenti di tipo diverso, naturalmente. Molti però giungono a pensare di avere in qualche modo diritto al potere. A quel punto pensano di essere legittimamente abilitati ad abusarne. Pensano che le regole che valgono per gli altri non valgano per loro. E non lo fanno con ipocrisia: lo pensano sinceramente.
Una malattia? No, probabilmente. Ma di certo è una percezione distorta della realtà.
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