Dal punto di vista politico l’apertura delle porte europee alle istanze proposte dall’Italia resta problematica. Almeno a giudicare dalle reazioni odierne ai discorsi sull’agenda digitale sui giornali internazionali.
Nonostante che la conferenza di oggi sul digitale con Matteo Renzi e Neelie Kroes sia stata in inglese, per ora su Google News appare poco. C’è una Reuters che ovviamente riguarda il deficit e gli investimenti: Italy PM says wants digital technology spending stripped from deficits. C’è Handelsblatt: Gegenwind für italienische Forderungen in der EU sullo stesso tema. C’è SvD: Flexibilitet – sydligt modeord i EU, stesso argomento. Kroes si era presa qualche rischio sostenendo che l’investimento digitale dovrebbe essere sottratto ai vincoli di bilancio antideficit.
Per adesso, nei titoli raccolti da Google News, Venezia appare più spesso, ancora, per le dimissioni del sindaco e gli scandali (ma è ancora presto).
In ogni caso, sia nei temi di oggi come il digitale sia nei temi di sempre come la corruzione, il trattamento internazionale è spesso concentrato su una domanda ossessiva (e non infondata): ci si può fidare dell’Italia?
Le porte a Venezia restano abbastanza socchiuse.
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