Nel suo ebook “La società dei dati“, Vincenzo Cosenza studia le conseguenze sociali e culturali della grande quantità di informazioni quantitative, logiche e relazionali che si registrano sulle piattaforme digitali e sono disponibili per analisi metodologicamente innovative.
Cosenza si domanda anche che cosa si possa fare per governare la crescente asimmetria dell’informazione che acuisce il divario sociale. «I Big Data dovrebbero essere affrontati come una questione che coinvolge i diritti civili».
Di certo, il fenomeno è gigantesco e impressionante per le sue potenzialità conoscitive. Apre la strada a nuove iniziative imprenditoriali. E distingue chi sa e chi non sa in modo ancora più drastico. L’infografica diventa uno strumento narrativo strategico. La discussione epistemologica cresce di importanza. La competenza matematica si fa ancora più decisiva. La capacità di conoscere e rispettare le fonti per quello che davvero significano diventa sempre più fondamentale.
Finalmente, qualcuno ne parla in maniera esplicita. Lo comprerò, è un ambito in cui credo molto, ma soprattutto oltre nell’interpretazione di questi dati credo nei magnifici effetti della correlata Educazione tecnologica. Per questa intendo l’interpolazione dei dati per guidarci e controllarci, evitandoci errori, correggendoli, aiutandoci a capire anche noi stessi e i nostri comportamenti! Aiutare la tecnologia ad avere informazioni su di noi non può che aiutarci in futuro. Grazie del post Luca. Ciao Massimo.
D’accordo su tutta la linea.
Grazie della segnalazione, lo leggerò.