Grazie a Giuliano Castigliego, per la segnalazione del post dello psicoterapeuta Aaron Balick sulle dinamiche inconsce connesse all’uso di Twitter.
Balick si riferisce a Freud e osserva come l’orientamento primario delle persone sia quello di connettersi con altre persone per essere riconosciute. La connessione, che in questo modo, avviene sostanzialmente tra pari cambia con l’introduzione di sistemi di valutazione dell’impatto, come Klout e PeerIndex, si sviluppa una dinamica narcisistica che gerarchizza le relazioni e concentra il rapporto inconscio con l’ambiente di Twitter non più verso la socializzazione ma verso la gratificazione dell’ego.
In ogni contesto viviamo contemporaneamente esperienze coscienti e inconsapevoli. La tecnologia è piuttosto indifferente a come la viviamo. Ma la metafora che ci serve per usare quella tecnologia ha delle conseguenze. Ci aiuta a usare le tecnologie senza conoscerne il modo di funzionare, ma ci conduce a tenere certi comportaementi e non altri. Il flusso veloce di Facebook ci induce a mandare like sulle cose che più immediatamente ci piacciono e non spinge certo alla riflessione critica, proprio in funzione della metafora degli amici e alla rapidità dell’interazione. Il flusso di Twitter, nella versione che oggi ha assunto, facilita risposte e soprattutto retweet. Ma con il Klout si entra inconsciamente in competizione per la gratificazione dell’ego e si tenta di scalare una gerarchia: la relazione è meno orientata al dialogo con i pari e più orientata a piacere a chi sta in alto in classifica dimenticando chi sta in basso.
Fortunatamente, per ora, questo non avviene con sistematicità. Non solo perché la dinamica inconscia narcisistica non sarebbe quella che consapevolemente la gente ammette di tenere. Ma anche perché la socializzazione resta una funzione importante, visto che Klout resta fuori dalla piattaforma, sicché la ricerca delle conferme narcisistiche si completa solo uscendo dalle pagine di Twitter.
E, così, oggi un discorso entusiasmante come quello di un funzionario pubblico di grande cuore e cervello come Annibale D’Elia a ItalianRainforest è stato per qualche ora trending topic del Twitter italiano. Quando Annibale parla di Bollenti Spiriti è convincente e trascinante. E lui non ha un account Twitter.
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