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Scienza e media. Il caso degli esperimenti sugli animali

La storia è ipercontroversa. L’uso degli animali per gli esperimenti scientifici è considerato necessario per sperimentare cure che possono salvare vite umane. Ma d’altra parte la sensibilità verso gli animali cresce e molte organizzazioni di attivisti contrastano questa pratica. Sono riuscite a convincere molte compagnie di trasporti a non offrire il servizio logistico per gli spostamenti degli animali destinati agli esperimenti. La British Airways è tra queste compagnie.

Se ne sa pochissimo. Anche perché gli scienziati tendono a tenere la faccenda molto riservata. Fiona Fox si domanda se non sarebbe invece il caso di farlo sapere. E scrive un post molto appassionato e informato sulla questione.

Il trattamento degli animali da parte degli scienziati è pensato con fredda razionalità da parte degli addetti ai lavori ed è sentito con calda emozione da parte delle persone sensibili. Non se ne esce facilmente. Ma di certo non se ne esce tenendo segreta la questione.

Fiona Fox si è occupata di uffici stampa per varie organizzazioni. Ora è direttore del Science Media Centre.

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  • Altre cose che non si sanno è se mai un test di medicinale/cosmetico effettuato su un animale sia mai stato utile alla specie umana.
    D’altronde le varie legislazioni prevedono comunque che dopo il test sugli animali debba essere effettuata anche una sperimentazione sugli esseri umani, per il semplice motivo che la reazione di una specie ad una sostanza non è indicativa per le altre specie.
    Esempio classico: la diossina.
    E’ stato osservato che è molto tossica per il ratto e per il porcellino d’india, mentre è innocua per il criceto… e dopo aver ammazzato un buon numero di roditori ci si è chiesto: l’uomo è più simile ad un ratto o ad un criceto?

  • Concordo sul fatto che nascondendo la questione non si arriva a nessuna soluzione. Forse siamo tutti più o meno al corrente delle azioni, spesso esagerate quando non sconsiderate, dei movimenti anti-vivisezione, però siamo tutti all’oscuro delle azioni intraprese per migliorare e risolvere la situazione. Quanti conoscono la politica delle 3 R? [http://bit.ly/FP3Csw] Perché si accetta incondizionatamente l’affermazione che non esistono alternative valide, mentre attorno ad esse si muove un gran fermento nella comunità scientifica? [http://bit.ly/H0SGht] Tanto per fare solo un paio di esempi recenti…

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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