Giorgio Fontana segnala nei commenti a questo blog: commentando il caso Path, che ha registrato i contatti degli utenti senza dirlo per poi scusarsi, Nick Bilton, su Bits del New York Times, osserva che comincia a essere troppo facile per le aziende che sbagliano. Chiedono scusa e tutti le perdonano subito. Scrive Bilton: It seems the management philosophy of “ask for forgiveness, not permission” is becoming the “industry best practice.” Questo però può aprire a una generalizzazione dei problemi.
Tra l’altro, Chris Dixon, un investitore, dice che probabilmente la quantità di apps che fa lo stesso uso dei contatti degli utenti senza dirlo è molto elevata.
A questo punto, mi pare, il problema diventa della Apple. Perché se non ci possiamo fidare delle apps che la Apple controlla con tanta accuratezza potremmo finire col ridurre il numero di programmi che scarichiamo dall’AppStore.
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