Eytan Bakshy ha scritto un articolo molto interessante sulla forza dei legami deboli nell’ambito dell’informazione che circola su Facebook. Ovviamente cita l’articolo di Mark Granovetter. In pratica dice che le probabilità di considerare con attenzione un’informazione trovata su Facebook grazie a un legame debole sono più alte delle probabilità di considerare con attenzione un’informazione segnalata da un legame forte (una persona con cui interagiamo costantemente). La conclusione però mi pare azzardata: secondo Bakshy la sua scoperta dovrebbe ridurre le preoccupazioni intorno alla Filter Bubble. In realtà, legame debole non significa diversità di pensiero, imho… (Questa segnalazione è arrivata da un legame non classificabile come forte o debole: Marinica Digennaro, che frequenta il corso allo Iulm).
La forza informativa dei legami deboli
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Luca De Biase
Sto scrivendo anche io un articolo su questo argomento e sarebbe bello capire bene alcuni passaggi della ricerca. Ho letto anche i commenti sotto il post su facebook e ho trovato spunti interessanti!
Sto scrivendo anche io un articolo su questo argomento e sarebbe bello capire bene alcuni passaggi della ricerca. Ho letto anche i commenti sotto il post su facebook e ho trovato spunti interessanti!
Caro Luca, avevo segnalato sul Giornalaio un paio di settimane fa i risultati della ricerca – “Facebook è un Sistema Aperto, Secondo Facebook” – Come scrivcevo allora, se il ragionamento di per se stesso appare effettivamente con una base di fondamento, gli autori fanno davvero ben poco per sostenere l’argomento, non apportando dettaglio alcuno dello studio che affermano di aver fatto sull’argomento e rifacendosi ad un documento dell’American Journal of Sociology del 1973.
Insomma, Facebook è un sistema aperto, secondo Facebook, ma fanno davvero poco per convincere che sia così davvero.
Ciao
Pier Luca