Ma accanto ai numeri ci sono sempre delle parole. Che hanno un significato. Riguardano le abitudini mentali di chi definisce il senso dei numeri e delle loro relazioni con la realtà. Le abitudini possono essere modificate, ma questo richiede tempo, attenzione, coraggio. Valori che servono soprattutto quando si deve innovare. E nel mondo dei social media, le aziende devono innovare le loro abitudini mentali. Altrimenti operano scelte sbagliate.
Il libro di Vincenzo Cosenza, Social Media Roi, aiuta a comprendere come cambia il senso delle parole che stanno accanto ai numeri che le aziende usano per raccontare a sé stesse la prospettiva che stanno costruendo e il rapporto che intrattengono con il mercato e il pubblico. Cosenza è un attento e stimato esploratore dei media sociali, ne conosce la forma reticolare e ne riconosce la natura speciale: generata dalle persone che li animano, dalle relazioni che intrattengono, dalla forma della rete che insieme producono.
Per le aziende che sono incuriosite dalle opportunità offerte dai social media e per quelle che hanno già un’esperienza con questa dimensione della comunicazione, il libro di Cosenza è una lettura importante.
Con un’avvertenza. Per comprendere i social media occorre certamente conoscere le caratteristiche delle piattaforme che li rendono possibili. Ma il fenomeno centrale non è meramente tecnologico. I social media sono essenzialmente le persone che li usano. Sono le persone e la loro rete che adotta le innovazioni proposte dalle aziende, non le aziende a imporre le loro innovazioni. Se le aziende non si sintonizzano su questa specifica modalità di comunicazione, se non sono disposte ad ascoltare le persone, non sono obbligate a impegnarsi nei social media. Se non hanno niente da dire alle persone, è meglio che non dicano nulla.
Onorato. Grazie
sante parole quelle dell’ultimo capoverso!