Cinzia Massa e Vincenzo Moretti hanno scritto un libro di storie meravigliose perché sorprendentemente vere sull’umanità del Rione Sanità, un’enclave incredibilmente popolosa e problematica nel cuore di Napoli. Il rione è soffocato dalle sue difficoltà economiche, sociali, culturali. È chiuso dal viadotto costruito dai francesi nell’Ottocento e dal muro che doveva essere una toppa temporanea contro il dissesto idrogeologico e che ha finito per chiudere la strada verso il quartiere residenziale di Capodimonte. In mezzo al rione, l’ospedale. In quello spazio chiuso si è sviluppata una popolazione che sta scrivendo la sua storia clandestina.
La strada maestra per chi sta alla Sanità è probabilmente quella di svolgere qualche attività illegale. Ma una comunità di ragazzi ha trovato una via d’uscita straordinaria. Oltre il cumulo di rifiuti dell’ospedale hanno restaurato la Basilica di San Gennaro e riaperto le Catacombe che portano a Santa Maria dell’Incoronata a Capodimonte. Il quartiere chiuso si è aperto. Quella basilica e quelle catacombe sono diventate un polo di attrazione turistica notevole, l’attività di rimetterle a posto è diventata esperienza da artigiani di valore, ne è venuta fuori una cooperativa che dimostra che incarna la via d’uscita.
I pregiudizi non reggono alla verifica empirica. E il racconto delle storie vere alimenta la consapevolezza delle opportunità che si possono cogliere, anche quando non si vedono facilmente. Perché si scopre che qualcuno, alla fine, le vede.
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