«La frase che ho sentito pronunciare di più negli ultimi anni è: “Non si può fare”, con la variante “Non si può più fare”, e talvolta nella forma più secca “Oggi è impossibile”. In un mondo che ha teorizzato la “guerra preventiva”, noi viviamo in un Paese che ha saantificato la “rinuncia preventiva”, una resa senza combattimento proposta come miglior antidoto alle deluzioni. Meglio non provarci neppure, così eviti di sprecare energie ma, soprattutto, di rimanerci male».
Staranno a guardare, le stelle, ma non ad aspettare
Mario Calabresi, direttore de La Stampa: Cosa tiene accese le stelle, Mondadori, 2011.
«Non sempre coloro che dicono che le cose non si possono fare hanno torto, talvolta ci prendono e mostrano di possedere un sano realismo, ma ormai, quando sento questa frase, mi scatta immediatamente la curiosità di andare a vedere e provare a immaginare una nuova possibilità».
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