Questo è il giornale che pubblica la notizia ripresa da vari altri giornali sul peggioramento della salute di Steve Jobs… A me pare una storia senza scrupoli.
Quel giornale arriva a titolare che a Jobs restano sei settimane perché qualche medico, di dubbio gusto, pensa di poter diagnosticare una cosa del genere a partire dalle foto. (vedi MailOnline e MacRumors)
Di certo, il gossip non è necessariamente cattivo giornalismo.
Ma il gossip sulla salute di una persona, basato su impressioni e fotografie, non dovrebbe permettersi di arrivare a dare a una persona sei settimane di vita.
Una notizia non è una notizia se è basata sul nulla o sulla dichiarazione di un medico che fa una diagnosi sul nulla. Imho.
Si sa intanto che Jobs sarà tra quelli che Obama incontrerà a San Francisco. (AbcNews)
E’ la stampa, bellezza.
Morcellini giustamente ha parlato di “pornografia del dolore”; purtroppo è vero, ma non è una novità, successe la stessa cosa nel 1990-1991 con Freddie Mercury in cui i paparazzi cercavano e pubblicavano foto di FM malato 🙁
E Giovanni Paolo II ?
E il godimento provato a vedere gente famosa arrestata a casa sua alle tre del mattino: grandi orgasmi mediatici (caso Tortora, nessun ricorda?). E poi c’è la pornografia testuale del dolore (altrui).