La controversa operazione di acquisto di azioni Facebook da parte di Goldman Sachs (della quale si è parlato qui ieri) continua a generare notizie e perplessità. Nel fuoco di fila di comunicati, leaks, affermazioni, è difficile distinguere tra le comunicazioni strumentali e le notizie. Ma le novità emerse rispetto a quanto si sapeva sono tali da meritare un aggiornamento.
Dalle tabelle di JPMorgan non emergono performance brillanti di Facebook rispetto ad altri attori tra le Tech Companies.
Qui i dati che cito:
http://periodistas21.blogspot.com/2011/01/la-atencion-de-facebook-vale-37500.html
Quando una impresa, com’è il caso di Goldman Sachs ha gravissimi problemi di immagine e di relazione con il grande pubblico viene spontaneo chiedersi se non si tratti di una operazione tesa solo a controllare a proprio beneficio il social network più popoloso del mondo.
Un abbraccio.
PL
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Anche se non è quotata, e perciò non un pericolo diretto per i risparmiatori, un’azienda con un brand molto pompato dai media e senza un modello di business sostenibile è comunque un pericolo per il mondo finanziario, basti pensare alla capacità di grandi operatori all’ingrosso – come può essere definita GS – di costruire prodotti strutturati che poi finiscono ai fondi venduti al pubblico di fessacchiotti alla ricerca del guadagno facile e senza lavorare.
Un altro interessante commento, del 4 gennaio
http://opinionator.blogs.nytimes.com/2011/01/04/friends-with-benefits/?scp=1&sq=%20cohan&st=cse
Ma questo è quello che forse interpreta meglio
Umair Haque traccia un paragone tra l’IPO di Google e quella di Facebook
http://www.bubblegeneration.com/2011/01/tale-of-two-ipos.html
Da leggere
A me non sembrano utili così impressionanti.
Sicuramente non entrano in borsa nel 2011
ma come è possibile che il corriere della sera (giornale serio e generalmente ben fatto IMHO) di ieri (sabato) abbia scritto una cosa falsa (se si raggiungono i 500 azionisti bisogna per forza entrare in borsa) aggiungendo addirittura che successe la stessa cosa a google? Ma controllare prima di scrivere, no, eh?