Il Washington Post propone un pezzo sull’arretratezza della pubblicità digitale. In effetti, con la quantità di attenzione e di tempo che la rete ormai attrae è strano che ci sia ancora così tanta differenza tra i valori assoluti della pubblicità digitale e quella che va in tv. Non che ci sia materia per dire che dovrebbero pareggiarsi, ma non dovrebbero essere tanto differenti.
Da un lato, bisogna dire che la scarsità di spazio in tv e nei media tradizionali non c’è online e questo non può che far scendere il prezzo della pubblicità online. Ma dall’altro è possibile che esista un gap creativo ancora da colmare.
L’acquisizione di AdMob da parte di Google e di Quattro Wireless
da parte di Apple potrebbero preludere a qualche cambiamento da questo punto di vista. Anche la creatività nella pubblicità online e mobile è
destinata a cambiare. E dall’autunno, quando l’iPad sarà multitasking, la
competizione in questo settore potrebbe diventare piuttosto interessante.
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