Basta trasmissioni-pollaio ma solo durante la campagna elettorale, dice il governo. E anche Pierluigi Battista si indigna sul Corriere: per l’uso spietato della neolingua orwelliana con la quale si proclama il contrario di ciò che si fa.
È particolarmente intricato il ragionamento retrostante. Anche perché nel pollaio vincono i galli e non quelli che vogliono approfondire: vince la neolingua e non la ricerca dell’informazione. Quindi i neolinguisti dovrebbero privilegiare i pollai, non chiuderli. Se lo fanno è però perché sono più avanti e stanno già scrivendo la nuova sceneggiatura: per far credere che in Italia c’è finalmente ordine e pace. E in questa nuova sceneggiatura dell’informazione-fiction, i pollai vanno chiusi perché rischiano di diventare veri programmi di approfondimento.
Non è stato un deputato radicale eletto nelle liste del PD a proporre la modifica in Vigilanza ? E poi, chi è causa del suo mal, pianga se stesso.
http://www.francescocosta.net/2010/02/11/parlare-a-vanvera/