Secondo uno studio di Mikolaj Jan Piskorski, di Harvard, su 300mila utenti di Twitter, più della metà pubblicava un micropost meno che ogni 74 giorni. Si scopre anche che il 10% degli utenti di Twitter che scrive più spesso è responsabile del 90% di tutti i micropost pubblicati. (Economist)
E’ una proporzione simile a quella che Bernardo Huberman aveva scoperto tempo fa sugli utenti di Kazaa: il 10% degli utenti metteva a disposizione il 90% della musica che si trovava con quel software peer-to-peer. Quelli che usavano la musica messa a disposizione degli altri senza condividere la propria erano chiamati “free rider”.
Man mano che cresce di numero, anche l’insieme del pubblico attivo va dunque compreso meglio, per distinguere tra le varie gradazioni di impegno e condivisione che ogni persona può scegliere di offrire alla rete.
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