Mark Zuckerberg scrive ai 350 milioni di iscritti a Facebook per informarli che sta arrivando una nuova versione del sistema di controllo della privacy nel social network. La novità principale sembra essere l’abolizione dei network regionali che costituivano una falla nel sistema della privacy. Il nuovo sistema consentirà a ciascuno di stabilire esattamente il livello di privacy che vogliono, di far vedere quello che pubblicano solo agli amici ed eventualmente di decidere il livello di privacy per ogni singolo elemento di informazione che pubblicano.
Sembra una garanzia in più. E lo è probabilmente. Per quanto riguarda la privacy dei singoli elementi di informazione che vengono pubblicati dagli utenti nei confronti delle curiosità degli altri utenti. Ma paradossalmente è anche un incoraggiamento a osare di più.
Il cambiamento annunciato infatti dovrebbe consentire alle persone di pubblicare con meno patemi quello che vogliono, contando sul fatto che sarà visto solo da chi loro intendono lo veda. Dunque, di fatto, incoraggerà a usare Facebook per cose anche più personali.
Chi è consapevole della scarsa privacy che c’è su Facebook, tende a pubblicare in modo molto asettico e soltanto cose che possono essere pubbliche. Se invece si fosse davvero convinti che la privacy sarà mantenuta su quello che appare più personale, si potrebbe scrivere con maggiore spontaneità.
E’ proprio la spontaneità che interessa chi fa ricerche di mercato su Facebook. Il nuovo sistema non consentirà certo a chiunque di vedere qualunque cosa, ma aumenterà l’informazione che i robot di Facebook potranno utilizzare per fare analisi sui comportamenti, i valori e i cambiamenti culturali che avvengono tra le persone del social network.
Più controllo della privacy vuol dire in sostanza più informazioni utilizzabili per il business di Facebook.
A me quello che ha spaventato sono stati i quattordicimila commenti al messaggio idi Zuckerberg. Vi rendete conto? Nessuno li leggerà mai. In pratica sono semplicemente un segno di volontà di partecipazione… il che appunto fa capir ecome in pratica quasi tutti continueranno a postare quasi tutto, senza preoccuparsi delle conseguenze. 🙂
“eventualmente di decidere il livello di privacy per ogni singolo elemento di informazione che pubblicano”
alcuni (fortunati) account hanno già questa opzione (considerata infatti beta) da alcuni mesi…
già da giugno ho questa nuova feature per cui se volete saperne di più http://www.vincos.it/2009/06/24/facebook-permette-di-rendere-pubblici-gli-status/