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Dalla repressione alle pubbliche relazioni

In Cina, i cittadini sono riusciti in molte circostanze a far fare una tale brutta figura ai funzionari di partito corrotti da metterli seriamente in difficoltà o farli allontanare, pubblicando su internet le loro malefatte. Non riuscendo a reprimere il fenomeno, molte autorità stanno reagendo con un investimento massiccio in pubbliche relazioni online. Dalla repressione alla manipolazione preventiva. La Cina si avvicina all’Occidente. (Newsweek)

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  • Grazie del post, mi permetto di aggiungere qualcosa.
    In realtà il recente episodio di Sun Zhongjie rappresenta la punta di un iceberg. Il wangmin “popolo della Rete” è stato finora capace di denunciare diversi casi. A volte però le modalità sono singolari come insegna ci segna “il renrou sousuo” (Motore di ricerca di carne umana, qui un post http://appunticinesi.blogspot.com/2009/01/il-bene-e-il-male-nel-primo-processo-al.html illustrativo a firma di Ivan Franceschini).
    Allo stesso tempo, la così detta “grande muraglia di fuoco” non sembra più in grado di contenere la dinamicità dei netizen da qui un espediente in uso già da un paio di anni e ideato dagli organi censori: il wumaodang (il Partito dei 50 centesimi, qui un mio post che spiega cos’è http://ingigi.blogspot.com/2008/12/cos-il.html).

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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