Martin Sorrell, Wpp, 1 su 3 inserzioni pubblicitarie su qualunque medium è fatta attraverso il nostro lavoro. In tutto il mondo. Oggi 25% del nostro business è online! (In Italia poco, solo 6%; nei paesi più avanzati oltre il 35%; Danimarca e Uk pubblicità online più grande che quella televisiva). Andiamo sempre più in Asia, sempre più online, sempre più orientata a comprendere i comportamenti dei consumatori.
Martin Sorrell
Le media companies che stanno solo su un mezzo e solo in un mercato nazionale sono destinate a trovare fortissimi problemi.
La globalizzazione era l’americanizzazione del mondo. Ora è lo spostamento verso l’Asia del baricentro del mondo.
Il cellulare è più veloce dell’internet fissa. E l’India è più veloce della Cina.
Usa si riprenderà. Europa sarà più nei guai. Difficile convincere i giovani, ma più importante è convincere gli anziani (invecchiamento della popolazione ovunque, Cina in testa).
Web: nonostante la fine della bolla della fine degli anni Novanta, internet continua a disintermediare i mercati tradizionali (Google è un “paginegialle” meccanico)…
Il prossimo business model: pay per view, advertising, pay per content… Murdoch ha perfettamente ragione. Ma bisogna capire quale contenuto la gente sarà disposta a pagare.
Ma soprattutto deve cambiare la struttura delle aziende. Più globali e più locali (governo, education…). Più responsabilità sociale. Branding e innovazione. Ma soprattutto innovazione.
Ma Martin Sorrell non sta parlando della credibilità della pubblicità. Bisogna chiedergli qualcosa del genere.
Dice: Google sta cambiando diventando qualcosa di più simile a una normale azienda con i problemi che riguardano le grandi aziende. Chi beneficia del cambiamento è la gente. La concorrenza di avvicina alla perfezione i profitti scendono.. Le compagnie che scommettono su molti mercati, che innovano, che spostano l’asticella stanno meglio… Sarà dura per monetizzare per le aziende tradizionali. Tutto molto flessibile. Le mode passano velocemente. I successi crescono, esplodono, passano… Come Second Life…
Interessante post, ma un bel chissenef.. Si chieda a Martin Sorrell ben altro. Per esempio ragione dei licenziamenti selvaggi che stanno operando le sue aziende in Italia.