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Ma come fanno all’Alitalia

Uno vorrebbe sinceramente che l’Alitalia funzionasse. È una condizione necessaria allo sviluppo che un paese sia ben connesso, sia a basso costo (per il turismo) sia ad alta affidabilità (per il lavoro). Ma alto costo e bassa affidabilità non costituiscono una buona connessione. Sicché il disagio sperimentato ieri sul volo Alitalia da Milano a Tokyo, l’aereo rotto, la proposta di partire con quasi dodici ore di ritardo, il cambio di compagnia per molti passeggeri, non è stato incoraggiante.

Il punto è che se una cordata privata riesce a fare un buon affare con lo stato non dovrebbe sedersi a contare i vantaggi accumulati ma dimostrare di saper sistemare quello che la precedente geatione non aveva risolto: l’affidabilità del servizio.

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  • Belle le sue parole / sembrano toccanti quasi longilinee / ha dipinto un bel quadro / certo ha fatto una bella fatica a trattenersi / si capisce che era infuriato / un aereo si può rompere, a me piacerebbe capire dove si è rotto e in quanto tempo le hanno ” endorsato ” il biglietto su un’altra compagnia / questo è a parer mio SERVIZIO.
    Ah !, scusi … le volevo ricordare a che a Messina dove si prevedono 60 / 70 morti avevano INNALZATO alcuni palazzi nel letto di un fiume / il Comune aveva approvato ( puntini sospensivi ) e lei si lamenta per un guasto meccanico !
    Buon lavoro
    Vincenzo
    ( agente di viaggio / anche )
    +

  • Ciao a tutti.
    Sono d’accordo con Vincenzo nel dire che i disagi possono succedere e ciò che conta davvero è come vengono gestiti dalla compagnia aerea. Detto questo, per la mia esperienza Alitalia con me non si è mai distinta per un’eccellenza nel gestire queste situazioni: quasi sempre è stato “quando c’ho tempo mi occupo di lei. nel frattempo non rompa”.
    Per cui in effetti ci vorrebbero maggiori informazioni prima di giudicare.
    Al contrario non sono d’accordo nel citare la sciagura di Messina. Concordo che si tratta di una tragedia molto più grave e che questo dev’essere il nostro primo problema, tuttavia visto che i due eventi non sono in alcun modo correlazionati, non è che – in nome della sciagura di Messina – tutto il resto lo si deve tollerare passivamente. Altrimenti passa il concetto che essendo un assassinio più grave di un furto, allora ci occupiamo degli assassini e chissene delle rapine ….
    Ciao
    Worldflyer.

  • @Worldflyer !, il mio era un intervento tecnico come avrà compreso, volevo dare una pacca sulla spalla a Luca … come per dire … e che sarà mai ?! Guardi quello che succede a Messina, del tipo con ci pensi / sarà arrivato con un po’ di ritardo … e che vuole che sia ?, volevo calmarlo, le parole di Luca sono state limate a forza / quando sono nate ( messe giù ) erano affilate, taglienti / poi Luca – che è del mestiere – le ha “allisciate ” ma il nervosismo che le ha generate è rimasto impigliato tra le righe.
    @World_flyer !, scusi ma lei dove abita ?, sulle nuvole !, a Messina ci sono
    già 20 morti accertati e una 30ina di dispersi / a Fiumicino lo sa quanta gente è stata SPINTA fuori dalla fusoliera … sono forse 5000 / 6000 persone / ci hanno detto che ” ALITALIA avrebbe funzionato meglio ” da quello che è successo a De Biase e da quello che vedo e ascolto tutti i giorni non mi pare / rilegga per cortesia quello che ha scritto Luca:
    ” una cordata privata riesce a fare un buon affare con lo stato ”
    Vuole spiegarmi lei dove finisce la CORDA_TA e dove comincia lo stato ?,
    ma con lo STATO si fanno pure degli affari ?, per giunta buoni !, ma lo Stato non siamo noi ?
    @Wordl_flyer !, un fiume è come ” o’ zappator ” !, se O’ ZAPPATOR non s’ha scord ‘a mamm figurarsi un FIUME che è sempre passato di lì e lì ci ha pure dormito, si è coricato, ha sognato.
    E lei non trova una relazione profonda tra le due cose ?
    Lei è simpatico: in un giorno triste come questo voglio ricordare le parole più belle che il mio amico SALVATORE QUASIMODO ha dedicato al padre e alla sua città:
    Dove sull’acqua viola
    era Messina, tra fili spezzati
    e macerie tu vai lungo binari
    e scambi col tuo berretto di gallo
    isolano. Il terremoto ribolle
    da tre giorni, è dicembre d’uragani
    e mare avvellenato. Le nostre notti cadono
    nei carri merci e noi bestiame infantile
    contiamo sogni polverrosi con i morti
    sfondati dai ferri, mordendo mandorle
    e mele disseccate a ghirlanda. La scienza
    dl dolore mise verità e lame
    nei giochi dei bassopiani di malaria
    gialla e terzana gonfia di fango.
    Mi raccolgo in un minuto di silenzio assoluto.
    @Luca ! se proprio voleva un esempio di RESISTENZA e LONGEVITA’ MEMETICA … gliel’ho dato / la qualità vince e si afferma SEMPRE.
    E lei lo sa !
    Per questo motivo ( sono un tecnico della materia ) se lei fosse un mio
    cliente, l’avrei presa sottobraccio e le avrei detto: – Luca mi spiace dirlo / sono addolorato / ma prende la Lufthansa / sarà certo di arrivare in orario / è un po’ come il discorso della GOLF WV … se lo ricorda ?, l’ALITALIA e come la STILO.
    Mi faccia sapere come finirà … adesso le scriveranno una lettera di scuse – e siccome lei ha un nome importante le regaleranno un biglietto per una destinazione europea – ( solo per farla sorridere ) ma il bagaglio è
    arrivato con lo stesso volo ?, ci racconti !, se può !, sia chiaro – ho come la
    sensazione che lei sia dovuto ricorrere a un camiciaio giapponese / non parliamo poi dei calzini / delle scarpe / della biancheria intima.
    Un sorriso e una lacrima.
    Vincenzo
    +

  • Oddio, anche i concorrenti nn è che stanno meglio. Che mi dite di quelo che ha combinato Air France sul disastro in Atlantico ?

Luca De Biase

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