Cnet ha chiesto a Max Kelly, il capo della sicurezza di Facebook che cosa pensasse dell’attacco che ieri ha bloccato a lungo Twitter e rallentato molti social network. E Kelly ha rivelato che tutto è partito da un tentativo di mettere a tacere un blogger georgiano, Cyxymu, che scriveva su Twitter, Facebook, YouTube, LiveJournal, Google Blogger. Il Guardian ha parlato con Cyxymu scoprendo che è una persona molto critica nei confronti del governo russo. Alcuni blogger italiani stanno seguendo la vicenda (ho visto per esempio, Oneitsecurity, Passaggio notturno e il servizio di IoChatto). Antonella Beccaria segnala Osservatorio Balcani.
ps. Intanto, arrivano le parole di Evgeny. E mi sembrano decisive.
Aneddoto. Io collaboravo a un piccolo sito di informazioni sulla sicurezza nei trasporti. Un giorno il forum del sito è stato hackerato con una foto di jihadisti e un link al giornale online Kavkaz Center, che sostiene la ribellione cecena contro Mosca.
Recentemente, qualche anno dopo l’episodio, ho letto su Wikipedia (“Kavkaz Center”) che il mio sito, insieme a molti altri, sarebbe stato vittima di un attacco dei servizi segreti russi (Fsb), che stava conducendo una “campagna di discredito” proprio contro questo Kavkaz Center. Tutto da verificare, visto che la fonte di Wikipedia è lo stesso Kavkaz Center.
Vedremo se il citizen journalism sarà più resistente alla dizinformazjia di quanto lo fosse quello tradizionale…
E Captcha implacabile: “kuznetsk president”
In effetti la tecnica della “campagna di discredito” sembra dello stesso tipo, almeno da quello che si capisce in questa frase del blog di Cyxymu e tradotta con Google Traduttore:
“on my behalf the spam is sent with an invitation to go to my blog, so that I filed in court for spamerstvo
Прошу прощения у всех, к кому попали такие спамы! I apologize to everyone who came to such spam!”
A proposito di South Caucasus e new media, segnalo una serie di articoli e interviste di Onnik Krikorian, giornalista angloarmeno e autore di Global Voices (http://globalvoicesonline.org/author/onnik-krikorian/)sull’evoluzione dei new media in quell’area. La più recente intervista è con il blogger DvOrsky (http://www.dgiuri.com), con focus sulla Georgia, qui: http://globalvoicesonline.org/2009/07/11/georgia-an-interview-with-dvorsky/
Qui la pagina personale di Onnik con l’archivio di interviste e articoli (http://globalvoicesonline.org/author/onnik-krikorian/)
La prossima mossa sarà mandare messaggi con immagini pedopornografiche ai blogger che rompono e poi denunciarli. Come fa la camorra con i preti che rompono.
Direi che non c’è bisogno di dare suggerimenti, c’è già abbastanza casino.
Lo scrivo perchè è già stato fatto.