Save the media offre l’ennesima riflessione in materia di crisi dell’editoria e salvataggio dei giornali. Dice:1. il pubblico di massa è scomparso2. il prodotto dei siti dei giornali non è il notiziario Uhmm.. Dice Save the media che i giornali non vendono i notiziari, vendono la pubblicità. E la comodità di trovare cose che interessano nella vita quotidiana. Come tutti i link alle...
Archivio - 02/06/2009
L’editore dei giornali di Philadelphia dice che vuole farli pagare online entro quest’anno. Perché non può spendere tanto per i giornalisti e poi regalare il frutto del loro lavoro. Non dice niente di nuovo ma lo dice in modo particolarmente deciso. Peccato che se ne sia accorto ora. E che non sembri averci riflettuto poi molto. Lo incoraggierebbe forse il pezzo di Steve Outing...
E’ morto Paolo Zocchi.
Divertente tabella con tutte le persone che usano Twitter che hanno tra i loro follower almeno una persona che lavora a Twitter. Di Dave Winer. Che spiega in un post come questo suo lavoro sia per lui una forma di giornalismo investigativo, basato sulla scrittura di programmi per computer. Tra l’altro, la velocità con la quale ha realizzato il programmino lo qualifica per collaborare a una...
Progettare nuovi prodotti in crowdsourcing. Con Quirky. via RobinGood.
E allora la taiwanese Prime ha annunciato di voler acquistare la E-Ink, pioniere dei display per libri e giornali elettonici. Dai prof del MediaLab che avevano fondato E-Ink è arrivata in più di dieci anni tutta l’ondata di novità che ha reso possibile tra l’altro il Kindle. E che oggi rende possibile l’enorme conversazione sui lettori digitali, considerati uno dei possibili...
Steve Rubel propone una mappa del futuro di Twitter. Non è soltanto un bell’esercizio. E’ anche un’idea per sostituire il ppt nelle presentazioni. Da vedere. (Una considerazione laterale: per Steve, Google è un’azienda del settore dei media. E’ giusto. Ma è a sua volta un segno dei tempi: forse solo cinque anni fa sarebbe stata considerata un’azienda della...