Appena arrivato il nuovo Kindle, la Shortcovers offre e-book per iPhone (via Steve)… Intanto, vale la pena di sorridere, come suggerisce Stefano, della trovata di Paul Aiken, della Authors Guild, secondo il quale il software del nuovo Kindle che legge (con voce sintetizzata) i libri violerebbe il diritto d’autore (perché l’audio è un diritto derivato…). Che succederà adesso? Arresteranno il compratore di libri che legge ad alta voce un brano del volume che ha in mano?
13/02/2009 14:57
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Il lato ridicolo dell’e-book
13/02/2009 14:57
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Luca De Biase
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- coworking Bari su To be, or how to be: that is the question – digital humanities, identità, media
Conseguenza dell’idea delirante che un contenuto è il suo supporto…. d’altro canto è come quei giornali che non vogliono venderti (ho scritto venderti) il PDF dell’edizione cartacea perchè sennò tu non vai più in edicola…. come se non potessi leggere il giornale preso in prestito.
E’ che negli USA il mercato degli audiolibri è bello sostanzioso, e il text-to-speech viene visto come una minaccia. Curioso, perché se c’è un alleato naturale dei detentori dei diritti d’autore, secondo la corrente logica di “protezione”, quell’alleato dovrebbe essere proprio Amazon. Solo lei ha in questo momento la forza per imporre un formato di eBook tutto ingabbiato in tecnologie DRM…
La lotta per il copyright ha ormai raggiunto casi estremi impensabili fino a qualche anno fa. Sono gli ultimi colpi di coda, prima di cedere definitivamente spazio a nuove forme di diritto d’autore. Sono i segni della decadenza (da leggere con un filo d’ironia, chiaro)