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Quando Bassanini parla è meglio ascoltare

Al convegno Aiip, Franco Bassanini ha buttato giù un programma di lavoro per la modernizzazione digitale. Bassanini era al timone quando l’Italia era avanguardia, alla fine del Novecento, su identità, fisco, pubblica amministrazione digitale.

Da allora l’Italia è stata guidata verso il passato, da governi disinteressati al tema dell’agenda digitale. Negli ultimi due anni i governi hanno ripreso il filo, in un paese che invece di essere all’avanguardia è indietro sull’agenda digitale: dieci anni fermi, disordinati, concentrati a spendere solo per galleggiare, con un operatore di rete nazionale che ha perso la capacità di agire proattivamente per lo sviluppo e la modernizzazione.

Bassanini propone, in coerenza con quanto impostato dai due ultimi governi ma con una forza strategica da ascoltare:

1. agenda digitale compito del presidente del consiglio
2. azione decisa di Agid, concentrazione datacenter, anagrafe, fatturazione, identità digitale, pagamenti elettronici
3. la rete non arriva agli obiettivi europei senza un’accelerazione; per accelerare gli operatori vanno convinti con incentivi fiscali, domanda pubblica, garanzie ai bond, fondi strutturali, orientati all’accelerazione degli investimenti all’insegna dell’idea che l’offerta crea la domanda
4. se gli operatori non reagiscono a questi stimoli, Bassanini suggerisce la separazione della rete (che potrebbe anche essere un affare per la Telecom, ha lasciato intendere).

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Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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