È una storia da leggere in originale o riassumere. Perché resta aperta come un giallo. E se ne vorrebbe vedere il finale. È la storia di un corrispondente della Reuters che racconta uno stabilimento della Foxconn a Longhua, nel sud della Cina, dove si fabbricano iPod e iPad per la Apple. Dove si entra soltanto dopo una verifica delle impronte digitali. Da dove gli operai hanno pochi motivi per uscire, perché all’interno trovano dormitori, divertimenti, banche, posta e panetterie. Uno stabilimento di quelli che perderebbero la commessa della Apple se lasciassero trapelare troppi segreti...
perplessità
Il buon PASTORE non ha più solo pecore
Erano diversi i tempi in cui il buon pastore poteva andare a cercare la sua pecorella smarrita senza timore che succedesse qualche guaio al gregge. Da quell’antico racconto, il mondo è cambiato un po’. Le pecore hanno subito un’evoluzione. Alcune si tagliano la lana a cresta sulla schiena e la tingono di giallo. Altre affilano i denti come se volessero sembrare lupi. E altre ancora si tagliano gli zoccoli a punta per difendersi, dicono. Dicono anche che il ricorso alla genetica per sviluppare caratteristiche migliori, velocità, forza, produttività, ha generato delle forme...
grreality.it (casting) – L’UOMO FORTE
Deve essere duro, tutto d’un pezzo. Deve riuscire a compiere missioni che per altri sembrano impossibili. Deve avere un enorme senso dell’onore. E deve avere nemici spietati. Lo attaccheranno proprio sul suo punto sensibile: l’integrità. Usando quelle persone nelle quali lui riponeva fiducia. Si sentirà tradito. Il mondo sembrerà crollargli addosso. Sarà tentato di compiere un gesto drammatico, eclatante, inusuale. Ma supererà quel momento, perché la sua fierezza lo aiuterà a ricostruirsi e partire al contrattacco. Contro chi lo ha tradito. Per compiere fino in...
Buzz con grano di sale
Chi accetta di partecipare ai social network deve sapere che alle piattaforme non importa molto della privacy, o meglio della libertà di parola e di silenzio degli utenti. Il capo di Google, Eric Schmidt, lo ha detto abbastanza chiaramente. Facebook ha cambiato le regole della privacy in modo che ha indotto molti utenti a trasformare in informazioni pubbliche quelle che in precedenza erano riservate agli amici. (Se le parlava qui). Se vogliamo scegliere che cosa portare nella dimensione pubblica e che cosa tenere nella dimensione privata dobbiamo pensarci noi. In generale, le...
La neolingua del pollaio
Basta trasmissioni-pollaio ma solo durante la campagna elettorale, dice il governo. E anche Pierluigi Battista si indigna sul Corriere: per l’uso spietato della neolingua orwelliana con la quale si proclama il contrario di ciò che si fa. È particolarmente intricato il ragionamento retrostante. Anche perché nel pollaio vincono i galli e non quelli che vogliono approfondire: vince la neolingua e non la ricerca dell’informazione. Quindi i neolinguisti dovrebbero privilegiare i pollai, non chiuderli. Se lo fanno è però perché sono più avanti e stanno già scrivendo la nuova...
Amicizie in vendita
Le relazioni sociali che si sono create nel tempo e una parte delle quali è diventata un insieme di contatti frequenti su Gmail o l’elenco degli “amici” di Facebook, sono in vendita. Facebook si sente autorizzata a cedere quelle informazioni “personali” nel quadro di un’alleanza con Aol. Google le usa per ora come base per il lancio del suo Buzz. Senza dirci ovviamente come evolverà quel nuovo social network.
Ricerca
Alcuni – moltissimi – italiani sono ottimi ricercatori. Ma l’Italia non fa di tutto per accoglierli come meritano: perché sono tra i grandi generatori di valore dell’economia della conoscenza. Il caso Glaxo è l’ennesimo. E Stefano Micelli, Antonio Santangelo, oltre a questo blog, ne parlano con la consapevolezza di quanto sia grave. Anche perché è sottovalutato. Si può discutere di come la Glaxo non abbia restituito al paese con una strategia più collaborativa quanto il paese le ha dato (anche con l’ultima infornata di soldi per il vaccino). E si può...
Protezione ad personam
Bertolaso, dicono, non si deve dimettere. Va protetto. Civilmente. Anche perché sarebbe un precedente pericoloso.
Un tanto al post
Marco commenta la vicenda del ragazzo che si è fatto pagare per un post. Ampia discussione anche su Facebook. Il tema merita anche una chiosa laterale. Il problema, secondo me, non è di questo o quel ragazzino. Che di per se fa più che altro tristezza. Casomai è di questa o di quell’azienda che pensa alle recensioni come fossero pubblicità e accetta di pagare. Ma fa pensare anche la diffusa pratica di creare strumentalmente interpretazoini banalizzanti sul mondo internettaro. Tipo la concezione dei “nativi digitali” come categoria culturale indipendente...
Nuvole sulla nuvola
Charles Leadbeater scrive un post preoccupato sul rapporto tra cloud computing e cloud capitalism. (via David)
La concentrazione nelle grandi server farm delle risorse informatiche non è in effetti uno scenario privo di conseguenze. Per Leadbeater questi sono i rischi:1. eccesso di omogeneità tecnologica2. eccesso di controllo in mano alle grandi compagnie3. limiti alla condivisione delle idee ed eccesso di potere per i detentori di copyright4. possibilità di controllo governativo5. disuguaglianza e difficoltà di accesso per le popolazioni più povere.
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