Deve essere duro, tutto d’un pezzo. Deve riuscire a compiere missioni che per altri sembrano impossibili. Deve avere un enorme senso dell’onore. E deve avere nemici spietati. Lo attaccheranno proprio sul suo punto sensibile: l’integrità. Usando quelle persone nelle quali lui riponeva fiducia. Si sentirà tradito. Il mondo sembrerà crollargli addosso. Sarà tentato di compiere un gesto drammatico, eclatante, inusuale. Ma supererà quel momento, perché la sua fierezza lo aiuterà a ricostruirsi e partire al contrattacco. Contro chi lo ha tradito. Per compiere fino in...
perplessità
Buzz con grano di sale
Chi accetta di partecipare ai social network deve sapere che alle piattaforme non importa molto della privacy, o meglio della libertà di parola e di silenzio degli utenti. Il capo di Google, Eric Schmidt, lo ha detto abbastanza chiaramente. Facebook ha cambiato le regole della privacy in modo che ha indotto molti utenti a trasformare in informazioni pubbliche quelle che in precedenza erano riservate agli amici. (Se le parlava qui). Se vogliamo scegliere che cosa portare nella dimensione pubblica e che cosa tenere nella dimensione privata dobbiamo pensarci noi. In generale, le...
La neolingua del pollaio
Basta trasmissioni-pollaio ma solo durante la campagna elettorale, dice il governo. E anche Pierluigi Battista si indigna sul Corriere: per l’uso spietato della neolingua orwelliana con la quale si proclama il contrario di ciò che si fa. È particolarmente intricato il ragionamento retrostante. Anche perché nel pollaio vincono i galli e non quelli che vogliono approfondire: vince la neolingua e non la ricerca dell’informazione. Quindi i neolinguisti dovrebbero privilegiare i pollai, non chiuderli. Se lo fanno è però perché sono più avanti e stanno già scrivendo la nuova...
Amicizie in vendita
Le relazioni sociali che si sono create nel tempo e una parte delle quali è diventata un insieme di contatti frequenti su Gmail o l’elenco degli “amici” di Facebook, sono in vendita. Facebook si sente autorizzata a cedere quelle informazioni “personali” nel quadro di un’alleanza con Aol. Google le usa per ora come base per il lancio del suo Buzz. Senza dirci ovviamente come evolverà quel nuovo social network.
Ricerca
Alcuni – moltissimi – italiani sono ottimi ricercatori. Ma l’Italia non fa di tutto per accoglierli come meritano: perché sono tra i grandi generatori di valore dell’economia della conoscenza. Il caso Glaxo è l’ennesimo. E Stefano Micelli, Antonio Santangelo, oltre a questo blog, ne parlano con la consapevolezza di quanto sia grave. Anche perché è sottovalutato. Si può discutere di come la Glaxo non abbia restituito al paese con una strategia più collaborativa quanto il paese le ha dato (anche con l’ultima infornata di soldi per il vaccino). E si può...
Protezione ad personam
Bertolaso, dicono, non si deve dimettere. Va protetto. Civilmente. Anche perché sarebbe un precedente pericoloso.
Un tanto al post
Marco commenta la vicenda del ragazzo che si è fatto pagare per un post. Ampia discussione anche su Facebook. Il tema merita anche una chiosa laterale. Il problema, secondo me, non è di questo o quel ragazzino. Che di per se fa più che altro tristezza. Casomai è di questa o di quell’azienda che pensa alle recensioni come fossero pubblicità e accetta di pagare. Ma fa pensare anche la diffusa pratica di creare strumentalmente interpretazoini banalizzanti sul mondo internettaro. Tipo la concezione dei “nativi digitali” come categoria culturale indipendente...
Nuvole sulla nuvola
Charles Leadbeater scrive un post preoccupato sul rapporto tra cloud computing e cloud capitalism. (via David)
La concentrazione nelle grandi server farm delle risorse informatiche non è in effetti uno scenario privo di conseguenze. Per Leadbeater questi sono i rischi:1. eccesso di omogeneità tecnologica2. eccesso di controllo in mano alle grandi compagnie3. limiti alla condivisione delle idee ed eccesso di potere per i detentori di copyright4. possibilità di controllo governativo5. disuguaglianza e difficoltà di accesso per le popolazioni più povere.
L’etica dei robot e lo spirito del capitalismo
Luca Chittaro offre un post tutto da leggere. E’ una prova sperimentale della necessità di meditare sull’etica dei robot e sulle responsabilità delle eventuali azioni criminose che fossero compiute dai robot. La prova sperimentale è basata su un dialogo con l’assistente dell’Ikea: “Per esplorare su un caso di studio pratico questi temi teorici, ho visitato il sito di IKEA, dove c’è a disposizione del pubblico Anna, l’assistente virtuale che dà informazioni e consigli sui prodotti e servizi IKEA, e l’ho sottoposta ad un test etico dove criminali...
Glaxo, una ferita da curare
A Verona, la Glaxo impiega tra gli altri 550 ricercatori. Prevalentemente si occupano di cercare nuove medicine nell’ambito delle neuroscienze. Ma il centro ricerche chiuderà alla fine dell’anno. Il mercato di queste sostanze è vasto. Terribilmente vasto. Scrive L’Arena di Verona di oggi, se non sbaglio solo nell’edizione cartacea, che per Federfarma, nell’ottobre 2009, in Italia sono state vendute con ricetta medica 2.7 milioni di confezioni di psicoanalettici (42,8 milioni di euro), più del doppio delle vendite di analgesici. (Spero che l’enormità...
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