Bonino ha fatto uno sciopero della fame e della sete per la legalità delle liste. E alla fine ha avuto ragione. Perché nessuno ha potuto non notare che la lista Pdl-Polverini non è stata presentata nei termini previsti. Quindi non c’è alle elezioni regionali del Lazio. Considerazioni: 1. C’è il grande tema della legalità. Che è anche rispetto delle prassi burocratiche, specialmente nelle questioni relative alle liste elettorali. Tutti uguali di fronte alla legge. Punto e basta. 2. C’è il bizzarro tema della legittimità. Come negare che sia difficile mandare giù il fatto che...
perplessità
Assoluzione mezza piena e mezza vuota
Far credere ai telespettatori del tg1 che Mills è stato assolto è falsare la realtà oppure cambiare il senso delle parole, dicono migliaia di cittadini. Chi dice che la realtà è stata falsata infatti pensa che l’assoluzione dichiari la non colpevolezza, mentre la prescrizione ribadisca la colpevolezza ma liberi dalla pena perché i termini sono scaduti. La differenza sembrerebbe condivisa dallo stesso presidente del consiglio che ha dichiarato di volere l’assoluzione piena e non la prescrizione. Ma nella confusione, si finisce col cercare di approfondire il significato della parola...
«Fabbrica di cervelli» by Polverini
Forse bisognerebbe smettere di parlare di «fabbriche di cervelli» per parlare di sistemi educativi avanzati. Se ne è parlato in passato in tutt’altro contesto politico. E oggi ne ha parlato Renata Polverini. Fa venire in mente che ai potenti non basta più condizionare, o manipolare, oppure sterilizzare i cervelli. Se li vogliono proprio fabbricare…
Nuovo buco nella privacy su Facebook
Zachary Seward ha ricevuto nella sua posta elettronica 128 messaggi privati scambiati su Facebook tra persone che non conosce. (Wsj).
E’ sempre più chiaro che le piattaforme internettare che invocano la libertà di espressione, dovrebbero impegnarsi a garantire meglio la privacy…
Europa tiene d’occhio Italia sulla libertà di espressione
La Commissione europea tiene d’occhio gli sviluppi delle regole italiane su internet. Anche a seguito della decisione di condannare Google per la faccenda dei video, riporta Prima. E interverrà – se necessario – per salvaguardare internet come luogo della libertà di espressione.
La brutta giornata di Google / update
Si poteva essere fiduciosi se la questione fosse stata soltanto una mancata chiarezza da parte di Google nei termini di servzio. (Vedi post precedente). E probabilmente la questione si risolverà proprio in riferimento a questo. Ma resterà aperta un’altra questione. Rilevante: perché è probabile che il diritto alla libertà di informazione e il diritto alla privacy saranno sempre più in conflitto. E tutti coloro che vorranno ridurre la prima potranno appellarsi alla seconda. Allora sarà importante capire bene la seconda. E in questo caso a quanto risulta c’è un aspetto molto...
La brutta giornata di Google
La sentenza italiana su Google dice dunque fondamentalmente che i giudici non considerano la piattaforma come un editore (non è condannata per diffamazione) ma la considerano responsabile se ci sono violazioni della legge sulla privacy, in particolare per la diffusione di dati sensibili relativi alla salute di una persona. E’ possibile che questo problema sia risolto semplicemente aggiungendo un bottone alla piattaforma che, nel momento in cui un utente si iscrive per pubblicare qualcosa, chieda di dichiarare che il contenuto uploadato non infrange la legge sulla privacy? Vedremo...
Google Video: la legge italiana complica il mondo
E quindi le piattaforme che consentono agli utenti di pubblicare quello che vogliono online diventano responsabili delle eventuali violazioni commesse dagli utenti stessi? Un giudice italiano ha deciso che sì. E questo genera conseguenze giuridiche globali. Il giudice Oscar Magi – quello di Abu Omar – ha condannato alcuni responsabili di Google Italia per violazione della legge sulla privacy, in riferimento al video sul bambino affetto dalla sindrome di Down pubblicato su Google Video, mentre li ha assolti dalle accuse di diffamazione. In pratica, sembra di capire, Google avrebbe...
Facebook e botnet
Pare che i botnet usati dai malintenzionati che vogliono prendere il controllo dei computer privati per i loro scopi si diffondano molto anche con Facebook.
Emergenze annunciate
Bizzarro leggere che lavori per i 150 anni dall’Unità d’Italia sono stati affidati alla Protezione Civile. Che si occupa di emergenze. Anche se questa era un’emergenza annunciata 150 anni fa.
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