Forse bisognerebbe smettere di parlare di «fabbriche di cervelli» per parlare di sistemi educativi avanzati. Se ne è parlato in passato in tutt’altro contesto politico. E oggi ne ha parlato Renata Polverini. Fa venire in mente che ai potenti non basta più condizionare, o manipolare, oppure sterilizzare i cervelli. Se li vogliono proprio fabbricare…
perplessità
Nuovo buco nella privacy su Facebook
Zachary Seward ha ricevuto nella sua posta elettronica 128 messaggi privati scambiati su Facebook tra persone che non conosce. (Wsj).
E’ sempre più chiaro che le piattaforme internettare che invocano la libertà di espressione, dovrebbero impegnarsi a garantire meglio la privacy…
Europa tiene d’occhio Italia sulla libertà di espressione
La Commissione europea tiene d’occhio gli sviluppi delle regole italiane su internet. Anche a seguito della decisione di condannare Google per la faccenda dei video, riporta Prima. E interverrà – se necessario – per salvaguardare internet come luogo della libertà di espressione.
La brutta giornata di Google / update
Si poteva essere fiduciosi se la questione fosse stata soltanto una mancata chiarezza da parte di Google nei termini di servzio. (Vedi post precedente). E probabilmente la questione si risolverà proprio in riferimento a questo. Ma resterà aperta un’altra questione. Rilevante: perché è probabile che il diritto alla libertà di informazione e il diritto alla privacy saranno sempre più in conflitto. E tutti coloro che vorranno ridurre la prima potranno appellarsi alla seconda. Allora sarà importante capire bene la seconda. E in questo caso a quanto risulta c’è un aspetto molto...
La brutta giornata di Google
La sentenza italiana su Google dice dunque fondamentalmente che i giudici non considerano la piattaforma come un editore (non è condannata per diffamazione) ma la considerano responsabile se ci sono violazioni della legge sulla privacy, in particolare per la diffusione di dati sensibili relativi alla salute di una persona. E’ possibile che questo problema sia risolto semplicemente aggiungendo un bottone alla piattaforma che, nel momento in cui un utente si iscrive per pubblicare qualcosa, chieda di dichiarare che il contenuto uploadato non infrange la legge sulla privacy? Vedremo...
Google Video: la legge italiana complica il mondo
E quindi le piattaforme che consentono agli utenti di pubblicare quello che vogliono online diventano responsabili delle eventuali violazioni commesse dagli utenti stessi? Un giudice italiano ha deciso che sì. E questo genera conseguenze giuridiche globali. Il giudice Oscar Magi – quello di Abu Omar – ha condannato alcuni responsabili di Google Italia per violazione della legge sulla privacy, in riferimento al video sul bambino affetto dalla sindrome di Down pubblicato su Google Video, mentre li ha assolti dalle accuse di diffamazione. In pratica, sembra di capire, Google avrebbe...
Facebook e botnet
Pare che i botnet usati dai malintenzionati che vogliono prendere il controllo dei computer privati per i loro scopi si diffondano molto anche con Facebook.
Emergenze annunciate
Bizzarro leggere che lavori per i 150 anni dall’Unità d’Italia sono stati affidati alla Protezione Civile. Che si occupa di emergenze. Anche se questa era un’emergenza annunciata 150 anni fa.
Violenta SEGRETEZZA per Apple in Cina
È una storia da leggere in originale o riassumere. Perché resta aperta come un giallo. E se ne vorrebbe vedere il finale. È la storia di un corrispondente della Reuters che racconta uno stabilimento della Foxconn a Longhua, nel sud della Cina, dove si fabbricano iPod e iPad per la Apple. Dove si entra soltanto dopo una verifica delle impronte digitali. Da dove gli operai hanno pochi motivi per uscire, perché all’interno trovano dormitori, divertimenti, banche, posta e panetterie. Uno stabilimento di quelli che perderebbero la commessa della Apple se lasciassero trapelare troppi segreti...
Il buon PASTORE non ha più solo pecore
Erano diversi i tempi in cui il buon pastore poteva andare a cercare la sua pecorella smarrita senza timore che succedesse qualche guaio al gregge. Da quell’antico racconto, il mondo è cambiato un po’. Le pecore hanno subito un’evoluzione. Alcune si tagliano la lana a cresta sulla schiena e la tingono di giallo. Altre affilano i denti come se volessero sembrare lupi. E altre ancora si tagliano gli zoccoli a punta per difendersi, dicono. Dicono anche che il ricorso alla genetica per sviluppare caratteristiche migliori, velocità, forza, produttività, ha generato delle forme...
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