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La campagna cellulare

Anche At&t si accoda alla richiesta Google-Verizon di lasciare l’internet mobile senza neutralità, con la piena disponibilità per le compagnie di ammettere o escludere servizi e contenuti dalla rete di accesso al web via cellulare. Non è una sorpresa. Le compagnie telefoniche sperano di salvare il business della voce e i margini dell’intermediazione sui servizi web controllando le iniziative che si possono sviluppare in mobilità. Anche Apple ha dovuto introdurre molte limitazioni alla sua strategia mobile per l’accordo (peraltro molto conveniente per la società di Steve...

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L’autodifesa di Google

Google difende la sua proposta sulla net neutrality. Dice che è una proposta di legge e non un accordo di business. Dice che è un buon compromesso perché per la prima volta una grande compagnia telefonica si impegna con precisione sul tema della neutralità nelle reti fisse anche se in cambio ha ottenuto mano libera nelle reti mobili. É una difesa debole, imho. La rete mobile è enormemente importante. Si presta a ogni genere di controlli e limitazioni della neutralità. Si dovrebbe affermare il principio della neutralità anche sul mobile e ammettere Che questa è la strada dell’innovazione...

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Localizzare la geolicalizzazione

Un pezzo del Nyt per rendersi conto che le funzioni nascoste o poco conosciute della geolocalizzaziobe possono riservare sgradevoli sorprese. Ancora una volta la privacy è una questione di informazione e consapevolezza.

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La condanna dell’internet mobile

Non si capisce perché, nello stabilire alcuni prevalentemente sani principi di net neutrality validi per l’internet a banda larga, Google e Verizon abbiano deciso di introdurre una clausola diversa per l’internet mobile.  E’ chiaro che finora i provider delle reti senza fili hanno fatto più o meno quello che hanno voluto con la questione della neutralità della rete mobile. Ma non è chiaro perché, nello stabilire dei principi, si dovrebbe ammettere che potranno continuare a fare quello che vogliono per sempre. Non solo perché internet mobile e fissa, dal punto di vista...

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Ipotesi sulla BP..

Un esperto di piattaforme petrolifere spiegava, nel corso di una conversazione amichevole, come tutta l’industria fosse a conoscenza dei difetti dell’impianto della BP nel Golfo del Messico. Tutti sanno anche, diceva, che il tentativo attualmente in corso di minimizzare la percezione dei danni causati dalla rottura dell’impianto non è credibile. E terminava ipotizzando che la BP non sopravviverà come compagnia indipendente: sarà acquisita da investitori affamati della sua tecnologia. I cinesi sono i più probabili candidati.

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Maggioranza e opposizione: e se fosse una fiction…

La maggioranza si è spaccata. Una parte degli eletti della maggioranza non è più dalla stessa parte della maggioranza. Si può dire che è passata a una forma di opposizione critica che si lascia libera di votare a favore o contro la maggioranza. Ma proprio prendendo questa posizione mette in discussione l’esistenza stessa della maggioranza. Quindi l’opposizione critica è in un certo senso diventata maggioranza. Ma non si lascerà intrappolare in questo labirinto e quindi voterà in modo da non far cadere la maggioranza, divenuta minoranza. Il tutto per non andare alle elezioni e...

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Su Wikileaks, la guerra e i retropensieri sull’informazione

Molti temi sono sollevati dalla recente vicenda dei documenti pubblicati da Wikileaks, Guardian, New York Times e Spiegel. Alcuni sono stati affrontati nei commenti al precedente post (Fenomenologia della critica di Wikileaks). Altri sono in discussione sulla stampa. Molti restano sullo sfondo. Non si può certamente riassumere tutto. Ma vale la pena proporre un piccolo quadro della situazione. Ho l’impressione che non si riesca a farsi un’idea compiuta della situazione se non si riescono a distinguere i temi relativi ai dati di fatto, da quelli relativi alle motivazioni di chi li...

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La privacy non è il motivo della legge anti-intercettazioni

Se il governo italiano fosse molto interessato alla privacy, l’Italia sarebbe tra i paesi che richiedono regole più stringenti alle aziende che raccolgono in rete dati sulle abitudini e le opinioni delle persone. Invece, l’Italia non è in cima alla classifica dei paesi europei più attenti a salvaguardare la privacy dei cittadini nei confronti delle aziende, anzi, è proprio tra gli ultimi: la tabella è su wsj.
Eppure dicono che la legge contro le intercettazioni è intesa a salvaguardare la privacy dei cittadini.

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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