Pare dunque che Zynga – giochini su Facebook – vada in borsa. Pare che l’accompagni anche Goldman Sachs. Pare che puntino a una valutazione superiore a 10 miliardi. Pare che Zynga non confermi nulla del genere.
In attesa delle notizie è divertente rileggere la storia di Scamville, scritta da TechCrunch nel 2009. E alcuni sviluppi:ScamvilleScamville 2Scamville 3Una difesaPrecisazioniDirty moneyTransparenza
Da allora è passata molta acqua sotto i ponti.
perplessità
Fan e fanfare
Mante fa notare lo strano fenomeno della moltiplicazione dei fan su Fb per Letizia. I commenti al suo post sono inquietati e inquietanti. Sottendono una domanda: ma come fanno a fare fan?
Richard Florida e la geografia dell’odio
Richard Florida ha trovato il successo diffondendo l’idea della relazione tra l’esistenza di una sana e robusta classe creativa e lo sviluppo economico nei diversi territori. Per qualche motivo la sua ricerca lo ha condotto ora a cercare la geografia dell’odio. Ha pubblicato un articolo sull’Atlantic in materia, con una cartina di supporto tratta da uno studio del Martin Prosperity Institute:
Ah letizia
“Ah letizia”, cita Luca Massaro, ricordando Franco Fortini. Da rileggere…
E intanto c’è uno che twitta
Questa è una foto di una foto da Time, pubblicata da moltissimi giornali. Riprende la gente che era nella situation room della Casa Bianca, durante l’operazione che porta all’uccisione di OBL. L’unico che non guarda quello che guardano gli altri si chiama Marshall Webb.
Krugman fa notare che un giornale ortodosso ha tolto la Clinton e cita la foto pubblicata da Slate – dove si vede un gatto…
Gli italiani perbene e gli altri
Sul Corriere, oggi, a pagina 9, una citazione in alto nella versione cartacea. Il ministro delle Pari opportunità, Mara Carfagna prende posizione in difesa di Paola Concia, insultata.
Dice Carfagna: “Chiedo scusa a Paola Concia a nome degli italiani perbene, che sono la stragrande maggioranza, e del governo”.
Gli italiani perbene. Virgola. E del governo. Due concetti chiaramente distinti e separati.
Politica dei vecchi, anzi antiquorum
La strategia energetica italiana è scritta con i risultati dei sondaggi e dotata della forza visionaria di una cicala. Tutto è finzione. Chi sosteneva con grandi ragioni tecniche ed economiche l’opportunità di risolvere tra 15 anni una piccola quota del nostro fabbisogno energetico con il nucleare si è scontrato con la psicologia sociale. E ha deciso che fare una brutta figura al referendum è peggio che battersi fino in fondo per la propria idea. Si vede che quelle grandi ragioni non erano poi tanto grandi. O che chi le sosteneva davvero era uno strumento nelle mani di chi non aveva...
Europa troppo neutrale sulla net neutrality
Si direbbe che l’Europa faccia la voce grossa per dire una cosa piccola sulla net neutrality. Il pezzo del Guardian vede il bicchiere mezzo vuoto. La Commissione si dichiara convinta sostenitrice della net neutrality ma non chiarisce che cosa esattamente impedirà di fare alle telco. Dice solo che se vanno troppo in là nella “gestione del traffico” interverrà. Il che può significare un po’ di tutto: lascerà che blocchino il peer-to-peer e il voip per salvaguardare i propri interessi? Consentirà che, in base a leggi locali, i provider diano un po’ di fastidio...
Libertà di internet: dov’è l’Italia
Nella mappa della libertà di internet, l’Italia è pari alla Gran Bretagna, con minore diffusione, ma peggio di Usa e Germania. (Economist)
Abbassare i toni: quando serve
Il disastro di Fukushima è ora classificato 7: la stessa misura di quello di Chernobyl, il più grave della storia. Le unità di misura sono quello che sono e accostano dunque i due disastri anche se la quantità di emissioni è molto diversa. La notizia comunque arriva quando tutto il sistema dell’informazione globale è riuscito ad abbassare i toni tanto da far scendere questo argomento nella gerarchia dell’importanza percepita dei fatti. (Repubblica)
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