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Da portare al MediaLab

Solo un promemoria: dovendo andare a raccontare qualcosa sul mondo dei civic media in Italia al MediaLab, volevo raccogliere un po’ di notizie. Finora sono arrivate queste segnalazioni:

Continuum innovation
Rollsquare
Decoro urbano

Qualcuno vuole segnalare altre esperienze?

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Se potessimo parlare al MediaLab…

La prossima settimana vado al MediaLab. Sono stato invitato da Ethan Zuckerman. Mi ha chiesto, tra l’altro, di portare notizie su ciò che sta succedendo nell’ambito dei “civic media” in Italia.  Ovviamente sarà facile partire con una visione critica dello stato dei media in Italia. Ma di certo non ci si può fermare lì. Lo scopo è, per me, parlare per ottenere in cambio una reazione: in un certo senso, tirare fuori da un pubblico così qualificato un’idea di prospettiva. Inutile dire che parlerò anche di Ahref. Che è il motivo per il quale alla fine Ethan si è...

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Vergogna

Oggi Umana.mente propone un incontro a Brescia sul futuro dei disturbi della psiche (Relatori: Prof. L. Wurmser, Univ. of West Virginia, U.S.A, Prof. G. Martignoni, Univ. SUPSI, Friborgo, CH, Insubria, Prof. G. Tamanza, Univ. Cattolica Brescia). E domani organizza un convegno sulla vergogna. Giustamente gli organizzatori segnalano l’idea corrente che la nostra sia una società senza vergogna e meno permeabile al senso di colpa, sostituito casomai da problemi di inadeguatezza cui si fa fronte con una continua ricerca di successi che ne placano il dilagare, senza peraltro risolverli. Se i...

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Rappresentanza, politica e informazione

La parola “rappresentare” vive sia nell’ambito della politica che in quello dell’informazione. Se i politici ci rappresentano fanno qualcosa in più preciso di essere semplicemente eletti. E se i giornali ci rappresentano fanno qualcosa di più preciso di essere semplicemente letti. Perché ci sia rappresentanza occorre una sorta di corrispondenza tra quanto dicono, i politici e i giornali, e quanto accade davvero al loro rispettivo “pubblico”. In un certo senso, anche le due crisi della rappresentanza, politica e informativa, hanno radici comuni. Ma il vento...

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La vacanza è lavoro o il lavoro è vacanza?

È un lamento endemico tra i lavoratori della conoscenza e il loro entourage: l’information overload. La quantità di tempo che si deve passare a rispondere alla mail, a curare i social network, leggere i blog e rispondere ai commenti… Ma quel lamento si accentua ed esprime massimamente durante le vacanze.  Le motivazioni sono diverse. Ecco alcuni esempi:  1. Pre-emtive strike. Il lavoratore della conoscenza non riesce a staccarsi dal suo smartphone ma per anticipare le critiche dei familiari si lamenta della quantità di mail che riceve anche il 15 agosto. La strategia può...

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Repressione e fuga “nella” realtà

La repressione online in stile occidentale è il tema di un notevole articolo di Evgeny Morozov, da leggere. Forse è la crisi dei punti di vista di cui parlava McLuhan. Che in questo caso si traduce in una sorta di conflittualità infinita tra i poteri nazionali, gli utenti delle tecnologie sovranazionali, i delusi del consumismo degli altri, le autorità immorali che hanno innalzato assurdamente le aspettative, i dissidenti e gli autoritari di ogni parte… Intanto, però, abbiamo la necessità e l’obbligo intellettuale di cercare prospettive comuni nella qualità dell’ambiente...

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Quando la realtà supera la fantasia

Ce n’è voluta, eppure è successo. Nonostante gli sforzi del governo e della sua macchina mediatica, la realtà si è imposta commissariando la fantasia. O meglio, la fiction. O meglio la finzione.
(Vedi Phastidio)
La Destra ha aumentato la spesa pubblica del 50% circa negli ultimi dieci anni e finisce per alzare le tasse. Non è stata una Destra liberale. Imho.

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Lettere segrete per un governo europeo

Se è vero che le richieste dettagliate della Bce per garantire aiuto all’Italia in crisi sono arrivate con uno scambio di lettere segrete tra Francoforte e il nostro governicchio locale, vuol dire che segretamente è nato un governo europeo della politica economica. Non più solo coordinamento valutario, ma anche fiscale e strutturale. E dato come siamo fatti noi, alla fine pare una buona cosa. Forse.
Resta una domanda: perché il segreto?

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Le turbolenze chiudono le finestre per le Ipo

Le turbolenze finanziarie hanno fatto tra l’altro crollare i titoli internet recentemente portati in borsa. E sembrano chiudere, per ora, la finestra per nuove quotazioni. Linkedin è scesa in pochi giorni da 10 a 5,6 miliardi di capitalizzazione. Sarebbe interessante vedere quanto a Goldman Sachs pensano che valga oggi Facebook (la valutavano 50 miliardi)…

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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