Un servizio, giapponese, parla di iPad tarocchi. Anche per gli italiani che non conoscono la lingua nipponica il servizio è facilmente comprensibile. Non solo perché aipaddo e intelnetto sono parole internazionali… Ma anche perché siamo vecchi maestri dei tarocchi…
Grazie a Umberto Basso per la segnalazione.
media
L’arretratezza della pubblicità digitale
Il Washington Post propone un pezzo sull’arretratezza della pubblicità digitale. In effetti, con la quantità di attenzione e di tempo che la rete ormai attrae è strano che ci sia ancora così tanta differenza tra i valori assoluti della pubblicità digitale e quella che va in tv. Non che ci sia materia per dire che dovrebbero pareggiarsi, ma non dovrebbero essere tanto differenti. Da un lato, bisogna dire che la scarsità di spazio in tv e nei media tradizionali non c’è online e questo non può che far scendere il prezzo della pubblicità online. Ma dall’altro è possibile che...
La fabbrica dell’attenzione
Livia Blackburne studia Brain and Cognitive Sciences al Mit. E in questo post spiega come si cattura e mantiene l’attenzione:
1. sorprendi i lettori con un fatto o un dato inaspettato
2. crea un contesto per cui i lettori sentano empatia
3. definisci un mistero
“The more I think about it it, the clearer it becomes
that fiction and nonfiction hook their readers in fundamentally the
same way. It’s all about providing a bit of context to make the reader
care and introducing a mystery to keep her hooked.”
via GG
Pubblicità mobile: Google e Apple
Google compra AdMob. E risponde all’acquisizione di Quattro Wireless da parte di Apple. La creatività nella pubblicità online e mobile è destinata a cambiare. Dall’autunno, quando l’iPad sarà multitasking, la battaglia sarà davvero interessante.
Editori di se stessi sull’iPad
La Apple ha messo a punto il servizio attraverso il quale gli autori di libri possono mettere in vendita le loro opere direttamente su iBookstore. (Maclife)
Le opere vanno scritte in ePub. Devono avere un codice Isbn. E vanno create su un Mac. Per venderle, o regalarle, per ora, occorre essere contribuenti del fisco americano. Non tutto facile per il resto del mondo… Il tema va seguito con attenzione.
update: se hai scritto apps non ti accettano come scrittore di libri, dice Gewirtz. Devi cambiare account…
E l’Italia è lì in mezzo…
In questa chart l’Italia è in mezzo, né carne né pesce, né ricca né povera, né internettara né sconnessa…
Chiaro Twitter, oscuro Facebook
Enduring value: un bel post di Dick Costolo sulle strategie di Twitter, anche se il titolo è vagamente esagerato. Le sue affermazioni sono una boccata d’aria fresca in un contesto dei media sociali un po’ annebbiato dalle azioni e dalle affermazioni di Mark Zuckerberg, di Facebook. Il sistema Twitter si dimostra più chiaro e semplice da guidare. Con una buona corrispondenza tra intenzioni e realizzazioni. A parole, ma finora anche con i fatti, Twitter si pone al servizio dell’ecosistema. Il sistema Facebook sembra invece sempre sull’orlo del tradimento verso i...
Zuckerberg e le buone intenzioni
Dice Zuckerberg – fondatore di Facebook – che le sue intenzioni erano buone: ma ammette di aver commesso degli errori nella gestione della privacy. Promette che rimedierà. (Un paio di post precedenti).
Pew e l’agenda dei media sociali
L’agenda che mette in ordine di importanza le notizie definita dai media tradizionali è diversa da quella emergente sui media sociali. Un ottimo rapporto Pew in materia.
Roubini e altri: i media e la crisi finanziaria..
Ep. 185: May 21, 2010 – Overtime
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