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Jamil Abu-Wardeh

Dicono qui in Inghilterra che una commedia che ha successo “kills” mentre una che si dimostra un insuccesso “bombs”. «Mi pareva molto adatto al nostro tipo di spettacolo: la commedia mediorientale» dice Jamil Abu-Wardeh. (Ethan riassume). Tanto che con altri colleghi – tra cui un iraniano e un coreano che parla arabo – è riuscito a mettere in piedi una compagnia chiamata “The Axis of Evil”. Per combattere gli stereotipi li devi ridicolizzare… Ecco una registrazione. Non quella di Ted che arriverà nei prossimi giorni con la solita...

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Robert Senior: la tv non è morta (per niente)

Per Robert Senior, fondatore di Fallon e ora Saatchi & Saatchi Fallon, dice che le elezioni britanniche sono state stravinte dalla televisione. «Altro che internet. Proprio quest’anno, la tv ha ridefinito la politica inglese».

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L’ultimo Grande Fratello

In Gran Bretagna il Grande Fratello è ormai considerato noioso. Ha perso la metà dell’audience dal 2000. E Channel 4 ha deciso che lo trasmette quest’anno per l’ultima volta, riferisce John Lloyd.

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Dov’è nato il web

David Galbraith, in un post da leggere, per celebrare, ricostruisce con Tim Berners-Lee il luogo esatto dove al Cern è Stato concepito e poi scritto il codice che ha dato vita al web. Era il 1989. L’anno della caduta del muro di Berlino e della nascita del www…

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Facebook vuole un miliardo di utenti

Facebook vuole un miliardo di utenti. E pensa di arrivarci abbattendo le barriere all’adozione del suo prodotto nei paesi del Sud del mondo. Salvo la Cina, probabilmente.

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YouTube mobile in html5

YouTube ha scelto di svilupparsi in html5 per la fruizione mobile. E’ chiaro che l’evoluzione del video si sta davvero liberando delle limitazioni di Flash-Adobe. Ma è anche una nuova tappa della competizione sana tra Google e Apple.

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Prospettiva internettara positiva

Pew segnala un suo studio dal quale si vede che gli internettari considerano la rete come un motivo di miglioramento delle relazioni sociali. E in prospettiva pensano che continuerà a migliorarle ancora più chiaramente in futuro.

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Tablet e libri: la velocità della lettura

Jakob Nielsen, uno dei massimi esperti di usabilità, riporta i risultati di uno studio secondo il quale si leggerebbe più lentamente su iPad e Kindle di quanto non si legga sui libri di carta. Molti hanno ripreso e, spesso, criticato la notizia: Mobile-ent (non è troppo più lento), Teleread (non è uno studio definitivo), TechSpot (sempre meglio del monitor del pc), Mulley, MobilitySite (studio affrettato), MacStories (ci vogliono altri studi), AppAdvice (non è detto che la velocità di lettura sia davvero così importante), iReaderReview (abbiamo un’antica abitudine a leggere sulla carta...

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Piattaforme bucate

Non solo la piattaforma della BP si rompe. Anche quelle di Apple e YouTube, pare. Dicono che l’AppStore sia stato aperto e sfruttato da mani maligne, con tanto di furto di soldi a ignoti utenti e acquisto di apps non volute (TheNextWeb). Peraltro, MacRumors invita a non esagerare questo allarme, non particolarmente nuovo né diffuso. Intanto, TheNextWeb segnala anche un buco su YouTube, con una risposta di Google che dichiara di avere già risolto. Dario commenta. L’inquinamento della rete è latente. Motivo di più per essere prudenti. E cambiare spesso la password.

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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