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Implosioni d’immagine

Grande pezzo sulle strategie di pr che sono state adottate in seguito alle catastrofi che hanno causato l’implosione dell’immagine di Toyota, Bp e Goldman Sachs. Tutto da leggere. Non si esce da quelle crisi con lo spin, a quanto pare. È molto più profondo. Il cinismo può far molto male. (Peter Goodman, New York Times)

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Peggio della pubblicità nei libri

Ogni tanto si parla di pubblicità nei libri. Poi non succede. Per molti motivi, nonostante il ragionamento di chi propugna questa soluzione non sia assurdo (anzi, probabilmente è troppo razionale). Ma questa volta il ragionamento che avanza è consistente: i libri sono come i film, dunque non possono essere interrotti dalla pubblicità. Ma come i film possono essere ottimi generatori di senso per i prodotti che i personaggi usano: product placement nei libri. (Paul Carr, TechCrunch)

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Pace Pipilotti Rist

Alla Fundació Joan Miró di Barcellona una bellissima mostra di Pipilotti Rist. Generale senso di pace, nella ricerca di una fusione tra la natura e i suoi umani visitatori. La spiegazione ufficiale è un omaggio alla lingua del paese ospitante: “EL LIRISME DE RIST EN DOS ESPAIS El recorregut per les sales ens submergeix en l’univers ple de color de Rist. La mostra s’inicia amb dues petites videoinstal·lacions, Porqué te vas? (nass) [Per què te’n vas? (humit)] (2003) i Grabstein für RW [Làpida per a RW] (2007), i continua amb una de les obres més...

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Pazzi da museo

A quanto pare il diritto d’autore genera situazioni paranoiche non solo nella musica. Alla Fundació Joan Miró di Barcellona ci sono tre addetti a impedire ai visitatori di fare fotografie: ma almeno in genere lo fanno simpaticamente. Però questo può generare conversazioni interessanti.  Dalle quali si scopre per esempio che al Musée d’Orsay le persone che prendono l’audioguida hanno il diritto di ascoltarla da soli. Se raccontano quanto hanno appreso dall’audioguida ad altre persone che ne sono prive vengono redarguite e bloccate. Non si sa bene che cosa...

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Pew: le contraddizioni dei consumatori sulla tv

Bel rapporto di Pew Research Center. Il televisore è considerato sempre meno un elettrodomestico “necessario” dagli americani: lo considera tale solo il 42%, contro il 64% del 2006. In compenso gli americani ne comprano sempre di più… Perché pur non essendo “necessario”, il televisore piatto è un acquisto molto desiderato.

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People gratis su iPad per abbonati alla versione tradizionale

La app per iPad del magazine People è ora gratuita per gli abbonati alla versione cartacea. Seguiranno probabilmente tutti i magazine di Time.  La notizia non stupisce. Se non chi conosce quanto sia stato difficile finora riuscire a fare strategie di prezzo un po’ complesse con le app per iPad.  Il fatto che quindi l’offerta voluta dall’editore sia passata al vaglio dei mastini dell’AppStore è un buon segno. Come si è detto fin dall’inizio, questo mercato è interessante. Ma per un po’ rimarrà disordinato. Perché occorre mettere d’accordo le...

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Facebook Places: consigli

Il servizio Places di Facebook non si può provare dall’Europa, per ora. Quindi vale la pena di leggere che cosa ne pensano gli americani che l’hanno provato. Per quanto riguarda la privacy c’è una certa dose di confusione. Come spesso succede. La questione è analizzata con attenzione da TechCrunch ed Electronic Frontier Foundation. Da leggere assolutamente. Si scopre che il sistema è disegnato per massimizzare la viralità di Places ma mantenere anche un certo controllo dalla parte degli utenti. Questo significa che le regole sono un po’ complicate: “Turns out...

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Macba: Gil J Wolman

Guy Debord e Gil J Wolman prima di litigare scrivevano insieme: «Il più urgente esercizio di libertà è la distruzione degli idoli». Se si ha l’impressione che la creatività abbia raggiunto il suo massimo, occorre distruggere ciò che è stato fatto e ricominciare. Dada, Futurismo. Lettrismo. Se ne parla alla mostra su Wolman organizzata al Macba. Viene in mente che gli idoli possono essere distrutti da due punti di vista opposti.  C’è chi crede in un dio assoluto che non ammette i suoi simboli. E c’è chi invece intende degradare ogni idolo con i ritmi della moda per poi...

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Update sulle morti annunciate nella tecnologia

Lo stato di salute del web resta ottimo, si diceva. Nonostante la diagnosi pesantissima proposta da Wired. 

Da non perdere il pezzo di Harry McCracken sulla paradossale quantità di morti prematuramente annunciate nel mondo della tecnologia.

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Facebook Places: dentro e fuori

Parte Facebook Places in America. E si possono condividere le informazioni sul luogo dove ci si trova.  La regola per la privacy è ancora una volta discutibile. Si deve dichiarare la propria adesione per consentire alle applicazioni di usare la localizzazione. Ma nei confronti degli amici che usano applicazioni che coinvolgono la localizzazione, invece, non serve il permesso: se non si desidera condividere questa informazione con le applicazioni degli amici – a quanto pare – si deve dichiarare di non voler far sapere dove ci si trova. “You may want to share your check...

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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