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Domenica, 21 dicembre 2008
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Napoli
Enzo Moretti ha scritto un post da leggere assolutamente. La sua Napoli, amore-odio di una vita fatta di impegno in prima persona, lo sta abbandonando per l'ennesima volta.
(«A ogni diritto corrisponde un dovere. A ogni favore corrisponde un sopruso», scrive).
L'etica non è solo il frutto di salde convinzioni e coerenza di comportamenti. L'etica è anche una scommessa sociale. Se la mia rete di relazioni sociali mi sostiene nella dirittura morale dei miei comportamenti perché quella dirittura è parte dell'identità che la mia rete di relazioni sociali mi riconosce, allora sono etico nel lungo periodo. Se sono solo, se non ho identità riconosciuta, non ho alcun motivo se non interiore di mantenere un comportamento etico. Se addirittura la rete sociale che mi circonda non riconosce all'etica, alla responsabilità pubblica, alla coerenza, nessuna importanza, se l'etica è addirittura eroismo, le probabilità che l'etica diventi minoritaria fino a sparire crescono.
Napoli è migliore di quanto appare. Ma la sua energia non è inesauribile. Napoli va nominata perché la sua identità sia pensata. E i napoletani non devono sentirsi soli. Perché la loro identità di persone straordinariamente ricche di idee e di passioni li possa sostenere in un passaggio che sembra interminabile come l'inferno.
6:20:19 PM
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Bookblogging Il nuovo paradigma della finanza Rubrica settimanale casuale ma non troppo sui libri che prendo in mano
Il grande finanziere George Soros scrive della crisi di questi mesi. E spiega come secondo lui si tratti di una crisi di paradigma. Il problema nasce dall'idea paradigmatica tradizionale secondo la quale i mercati finanziari tendono all'equilibrio. Quest'idea è falsa. E da quest'idea, dice Soros, viene fuori la maggior parte dei problemi della finanza di oggi.
Soros sostiene che per comprendere il nuovo paradigma che emerge dalla crisi e dalla contraddittoria visione della realtà contenuta nel precedente paradigma occorre rendersi conto che non solo non esistono quegli operatori dotati di informazioni perfette la cui supposta esistenza era invece necessaria a far funzionare logicamente la teoria dell'equilibrio tendenziale dei mercati finanziari. Ma è anche invece vero che le opinioni sbagliate e le informazioni inesatte o disegualmente distribuite sono fondamentali cause della forma che assumono i mercati e del loro andamento. Quindi, l'idea sbagliata dell'equilibrio tendenziale dei mercati è una delle cause dell'attuale andamento dei mercati.
Come Nassim Taleb, anche Soros è un popperiano. «Le assunzioni fondamentali della teoria della concorrenza perfetta sono discutibili. In particolare, la concorrenza perfetta si basa sulla perfetta conoscenza. Ma gli operatori finanziari non si possono basare nella loro azione solo sulla conoscenza. In realtà, le loro percezioni e convinzioni sbagliate o distorte influenzano i prezzi di mercato e soprattutto i fenomeni che quei prezzi dovrebbero riflettere. E' il modo di pensare degli operatori che conta, non quello che sanno».
«I argued that the participants' tinking plays a dual function. On the one hand, they seek to understand their situation. I called this the cognitive function. On the other hand, they try to change the situation. I called this the participating or manipulative function. The two functions work in opposite directions and, under certain circumstances, they can interfere with each other. I called this interference reflexivity».
«Participants' and regulators' views never correnpond to the acctual state of affairs; that is to say, markets never reach the equilibrium postulated by economic theory».
Questo produce crisi periodiche che possono essere più o meno profonde. Quella attuale è molto profonda. C'è stata una superbolla negli ultimi venticinque anni, dice Soros, basata su un trend prevalente (espansione del credito) e un errore concettuale (fondamentalismo di mercato) che hanno portato a pensare che i mercati dovrebbero essere lasciati completamente liberi. Ma oggi la crisi dimostra che questo trend e questo errore concettuale sono diventati insostenibili.
Alcuni libri che ho in mano
| Impressioni mentre leggo
| Eli Amir Jasmine Einaudi
Sandrone Dazieri Attenti al gorilla Mondadori
| Lettura appena cominciata.
Sandrone è un grande narratore. E una grande persona. Questo libro è un suo classico. |
Le puntate precedenti di questa specie di "rubrica"... Il pericolo e l'intelligenza (14 dicembre 2008) Beato chi si scandalizza (30 novembre 2008) Viaggio per la felicità (2 novembre 2008) Mercato o capitalismo (19 ottobre 2008) Hacker (12 ottobre 2008) Odio (27 settembre 2008) Querdenker (24 agosto 2008) L'indicibile segreto del segreto (14 agosto 2008) Il filo dei libri (15 luglio 2008) Felicità in azienda (28 maggio 2008) Siamo le nostre azioni pubbliche (11 maggio 2008) Senza povertà (4 maggio 2008) Nothing ends (27 aprile 2008)
Esplorazioni insensate (5 aprile 2008) L'arte del rinnovamento (16 marzo 2008) L'arte nella storia (9 marzo 2008) La logica della decrescita (2 marzo 2008) La lettura dei confini (24 febbraio 2008) La fortuna della filosofia (17 febbraio 2008) Pensieri astratti su realtà concrete (3 febbraio 2008) Memoria. Felicità (27 gennaio 2008)
Libertà della conoscenza (20 gennaio 2008) Libertà della scienza (16 gennaio 2008) Leggere nella complessità (13 gennaio 2008) Leggere una storica scomparsa - 2 (6 gennaio 2008) Leggere una storia scomparsa (31 dicembre 2007) Il senso e la visione (22 dicembre 2007) L'Italia e gli italiani (16 dicembre 2007) La complessità della conoscenza (9 dicembre 2007) L'organizzazione informale (2 dicembre 2007) Il comune senso del capitalismo (4 novembre 2007) Il gioco della matematica (28 ottobre 2007) Numeri da leggere (7 ottobre 2007) Fantadesign da leggere (30 settembre 2007) Vivere una lettura filosofica della politica / 2 (23 settembre 2007) Vivere una lettura filosofica della politica (16 settembre 2007) Leggere il video partecipativo (5 agosto 2007) L'identità delle vittime (29 luglio 2007) La poesia di un amico è il titolo del racconto della tua vita (22 luglio 2007) Leggere l'incomprensione (15 luglio 2007) Il destino di leggere (8 luglio 2007) Leggere la razza padrina (1 luglio 2007) Leggere un incontro di civiltà (24 giugno 2007) Lettura bella e popolare (17 giugno 2007) Ricchezza della lettura in rete (3 giugno 2007) Mutazioni nella lettura (27 maggio 2007) Leggere nel futuro della città (20 maggio 2007) Leggere il segreto di un inventore (13 maggio 2007) L'organizzazione da leggere (6 maggio 2007) La felicità di leggere (29 aprile 2007) La scommessa di leggere (22 aprile 2007) Leggere nel pensiero (15 aprile 2007) Leggere nella mente digitale (8 aprile 2007) Leggere nella rete (1 aprile 2007) Leggere gli effetti dell'autobiografia (25 marzo 2007) Leggere memi (18 marzo 2007) Leggere l'identità del reporter (11 marzo 2007) Leggere gli scenari (4 marzo 2007) Leggere di quelli che lavorano (25 febbraio 2007) Leggere dentro e fuori (18 febbraio 2007) Leggere parole chiave (11 febbraio 2007) Leggere appunti su ciò che non può essere scritto (4 febbraio 2007) Rileggere quello che va riletto (28 gennaio 2007) Leggere quello che gli amici hanno scritto (21 gennaio 2007) Leggere quello che gli altri leggono (14 gennaio 2007) Leggere per viaggiare (7 gennaio 2007) Leggere per meditare (31 dicembre 2006) Leggere per citare (24 dicembre 2006) Gli occhiali per leggere (17 dicembre 2006) Leggere, leggerezza, legge (10 dicembre 2006) Leggere o non leggere (3 dicembre 2006) Leggere per lavorare o lavorare per leggere? (26 novembre 2006)
Tag: letture, libri, George Soros, Sandrone Dazieri, Eli Amir
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