Luca De Biase
An Italian journalist writes about what's happening in his funny country:
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Mercoledì, 3 dicembre 2008
 

Telecom Italia non vola

Il piano industriale di Telecom Italia non è fatto di voli di fantasia:

1. Novemila esuberi entro il 2010 (non è chiaro se in parte legati alle dismissioni)
2. Crescita dei ricavi (per una percentuale che a voler essere maliziosi potrebbe sembrare simile ai proventi in più dovuti all'aumento del canone)
3. Niente scorporo della rete né cessione del Brasile (anzi aumento della presenza in Argentina)
4. Cinque miliardi di debiti in meno entro il 2011 (il debito effettivamente è il fardello ereditato che frena molte possibilità di sviluppo)
5. Cessioni a Telecom Italia Media per attività non legate a tv via internet e altre dismissioni per un valore atteso di tre miliardi (insomma, che sarà de La 7?)

Ma capiremo meglio nei prossimi giorni. Perché nel piano si accenna a qualcosa di più: «Sul mercato domestico ci concentreremo su una nuova impostazione customer centric, modificando coerentemente la nostra macro organizzazione a partire da gennaio 2009. Continueremo a dare un forte impulso ai business innovativi, lavorando per lo sviluppo complessivo dell'economia digitale». Con lo sviluppo di «servizi adiacenti» il che significa, pare: «iptv, ict, online advertising, digital home, service exposure». Questi effettivamente sono concetti da piano industriale (non finanziario come sembrerebbe da altre parti del comunicato). In particolare, mi pare che online advertising potrebbe significare qualcosa di un po' sorprendente. Ma anche gli altri elementi possono riservare sorprese.


11:50:59 PM    comment [];

Fibrillazione «social nerwork» (sic.)

Flip.com, il social network per ragazze teenager della Conde-Nast, chiude. Intanto, Twitter dichiara di essere arrivato a definire il suo modello di business (anche se ancora non rivela quale sia). Tutto è in evoluzione. Il cambiamento di prospettiva però è chiaro: usando tecnologie ipersemplici, le persone che contribuiscono al sistema dell'informazione, alla produzione di idee, alla generazione di senso si stanno moltiplicando.

Il successo di Facebook può avere lunga o breve durata. Ma di sicuro alimenta l'attenzione intorno a questo fenomeno. Anche in Italia: a quanto pare ci sono almeno quattro milioni di italiani che si sono iscritti (all'inizio del 2008 erano cento-duecento mila). Non passa giorno che non arrivi qualche richiesta di approfondimento in materia. E domani esce in edicola un libro su Facebook fatto da Nòva sulla base dell'aiuto determinante delle persone (un buon migliaio) che hanno mandato messaggi, informazioni, spiegazioni al team che se n'è occupato.

Di sicuro, questo cambia la pratica della ricerca di informazioni. E mi pare che sia un cambiamento molto, molto positivo. Ma per comprenderne tutta la portata ci vuole una riflessione profonda e umile. L'esperienza dei vecchi centri di produzione di sapere non è più una rendita sicura.

ps. Nel libro su Facebook c'è un errore meraviglioso che fa pensare a un neologismo intrigante. Nell'indice si parla di «social nerwork»: se non fosse uscito per errore, questa locuzione potrebbe diventare una sorta di sintesi dell'idea di «sistema nervoso sociale dell'epoca della conoscenza».


1:11:56 PM    comment [];

Apple e i virus

Apple ha cambiato le sue note ai clienti sull'uso degli antivirus. La nuova indicazione è più tranquillizzante della precendente. Prima si diceva che era bene usare molti antivirus anche sui Mac. Ora si dice che i Mac sono costruiti in modo da difendersi dai virus. Anche se aggiunge che non si può pensare che un sistema sia perfettamente sicuro.

Ovviamente non c'è la certezza di essere al sicuro usando il Mac. Ma le probabilità di incontrare problemi sono significativamente minori di quelle che ci sono usando Windows.


12:54:39 PM    comment [];

I primi saranno gli ultimi

La politica per il risparmio energetico all'italiana. Come ha dimostrato Nòva in un recente articolo, finora l'Italia era all'avanguardia in Europa per l'incentivazione dell'uso delle fonti rinnovabili nelle famiglie e aziende (un'incentivazione che recuperava anni di ritardo). Tanto che l'attività imprenditoriale in materia era la più frenetica del Vecchio Continente. Ora le regole cambiano. Retroattivamente.


12:47:36 PM    comment [];


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