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Mercoledì, 10 dicembre 2008
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Los Angeles Times e il costo dell'informazione
Grazie a Massimo Chiriatti vedo il pezzo di Federico Rampini sul significato della crisi del Los Angeles Times. Rampini giustamente si preoccupa, perché vede che il modello di business dei vecchi giornali è in crisi, mentre internet non sembra in grado di generare le risorse necessarie a sostenere i forti costi che l'informazione di prima mano richiede.
E ha ragione. Perché costa far lavorare qualcuno a tempo pieno per generare un'informazione che segua un metodo preciso, al servizio del pubblico, in certi casi viaggiando sui luoghi più caldi del mondo a cercare le notizie in presa diretta. Il problema è che il primo nemico di questa informazione di qualità è stato un modo di fare gli editori orientato più agli interessi imprenditoriali o politici degli azionisti o all'avidità dei mercati finanziari che al servizio per il pubblico. Questo ha risucchiato risorse che non sono andate a salvaguardare la qualità dell'informazione. Purtroppo, ci si sono messi spesso anche i giornalisti ad andare in direzioni diverse. La tecnologia non è certo stata un ostacolo all'informazione. Anzi, molto spesso ha abilitato molte persone che hanno fatto nuova informazione. Di sicuro, però, la tecnologia non è capace da sola di risolvere il problema.
Ma la soluzione non è un ritorno indietro. La soluzione sarà chiara nel momento in cui si troverà il modo di presentare l'informazione di qualità come una risorsa che il pubblico tornerà a voler sostenere economicamente. Nel frattempo dovremo tutti rimboccarci le maniche. Perché quel momento non arriverà tanto facilmente. Imho.
9:10:09 PM
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Lo spirito dei tempi
Google Zeitgeist 2008 in Italia: parole come lavoro, casa, dieta, o la ricetta del pane... fanno pensare alla crisi. Altre parole come la talpa e isola dei famosi, fanno pure pensare a una crisi. Ma probabilmente sono due crisi diverse...
8:53:47 PM
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Politica ricerca e innovazione
Come vengono definiti gli investimenti pubblici in ricerca e innovazione? Sull'Iit e l'allocazione delle risorse per la ricerca, Marco Cattaneo ha fatto un pezzo molto interessante. Ma tante strane cose succedono. Per esempio, succede che l'agenzia dell'Innovazione, che doveva valutare con metodo trasparente i progetti di innovazione da finanziare con un ricco fondo da - mi pare - 1,4 miliardi di euro, sia stata trasformata in un'agenzia per il trasferimento tecnologico (sempre che voglia dire qualcosa). Mentre i finanziamenti torneranno ad essere gestiti con i vecchi comitati tecnici del ministero.
8:46:40 PM
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