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Autobiografia intellettuale in pubblico. Un caso del 1993

In un documentario olandese del 1993, A Glorious Accident, gli scienziati Daniel Dennett, Freeman Dyson, Stephen Jay Gould, George Page, Oliver Sacks, Rupert Sheldrake e Stephen Toulmin stanno attorno a un tavolo per ore, discutendo. Tentano un esperimento di narrazione personale pubblica. Imbarazzo, ricordi più o meno significativi. E poi ritornano in confort zone sugli argomenti che li hanno resi famosi. Ma c’è qualcosa di effimero e improvvisato, che li mette in una condizione di rischio. Il vero scopo della trasmissione, una vera e propria serie, è cercare di divulgare le risposte più attuali alle domande fondamentali, sulla memoria, la coscienza, l’origine dell’intelligenza umana. Un incidente glorioso. Una recensione del NYTimes non è molto positiva. La televisione olandese ne ottenne però un successo clamoroso, nel 1994. Per seguire il dibattito ci vuole sicuramente pazienza. Ma l’esperienza vale ancora la pena, dieci anni dopo. (L’introduzione in olandese è breve. Il dibattito in inglese). C’è anche il libro… Una battuta tra le molte? “Nella mia vita ho dunque cercato le leggi del cambiamento, non il cambiamento delle leggi” (per sapere chi l’ha detto basta aspettare un po’ dopo il ventesimo minuto…). Segue: “Quando si occupano di questioni filosofiche, gli scienziati sembrano pensare di poter applicare leggi diverse”. E poi, sulla metafisica: “Ci sono questioni sulle quali non esiste una soluzione, ma ciascuno è comunque chiamato a cercare la sua”.

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Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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