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Obama firma una legge che non approva sulla detenzione indefinita dei presunti terroristi… Ma perché? E noi?

Il presidente Barack Obama ha firmato una legge che tra l’altro consente ai militari di arrestare i presunti terroristi e detenerli senza processo indefinitamente. (HuffPost e NyTimes)

Aveva minacciato il veto, Obama, ma ha accettato di firmare dopo che la legge è stata modificata dando l’ultima parola sulla decisione di arrestare le persone non più ai militari stessi ma al presidente. Ma firmando, Obama ha anche detto di non essere d’accordo con la legge e ha promesso che non la applicherà. Perché dunque ha voluto concedere ai suoi successori questo inaudito potere?

Obama ha fatto scrivere una dichiarazione in materia. Dice che la legge serviva a finanziare le spese militari. Osserva che le oltre 500 pagine della legge contengono provvedimenti essenziali. Ma tra quelle pagine, dice Obama, ci sono alcune righe che lui non approva. E che ha dovuto comunque firmare. Nella pratica, dice ancora Obama, la sua amministrazione garantirà i diritti delle persone. Ma porre il veto alla legge per quelle parti illiberali che contiene avrebbe causato un danno troppo grande all’organizzazione militare nel suo complesso. Insomma: lo hanno costretto a fare una cosa che non approva.

Il presidente degli Stati Uniti, con un congresso controllato dalla parte avversa e un sistema di potere militare gigantesco, non è libero di imporre la sua politica e la sua visione del mondo.

Sulla scorta dell’emergenza anti-terrorismo si sono prese decisioni che hanno fatto arretrare la libertà repubblicana americana. Gli europei che vanno in America sanno che tutte le informazioni su di loro sono ormai comunicate ai funzionari degli Stati Uniti. Gli stranieri in America non hanno da tempo diritti comparabili a quelli che ci si aspetta dal paese della libertà. Ma questa tendenza ormai coinvolge anche i cittadini americani. Il sistema militare americano rischia di andare oltre il controllo democratico. E qualcuno teme che lo stesso sia avvenuto per il potere della finanza, generatrice di altre emergenze di fronte alle quali la gente accetta sostanziali riduzioni dei diritti repubblicani. Il presidente sembra una figura piccola piccola di fronte al sistema militare e a quello finanziario. Senza dimenticare che le grandi reti del crimine internazionale, del terrorismo e del sostegno a traffici più bestiali sono tra i poteri che stanno avanzando più pericolosamente in questa fase.

Saperlo però è la premessa per difendere le conquiste globali a favore dei diritti umani, della sostenibilità planetaria, della giustizia e della pace. Meccanismi spietati stanno avanzando, ma le persone consapevoli sono ancora una grandissima forza costruttiva.

Forse l’Europa ha ancora qualcosa da dire a questo proposito. Certo, il progetto europeo è nella sua fase più difficile e travagliata. Ma il progetto dell’Europa nato dal periodo storico più abietto – culminato col nazismo – può essere una delle poche speranze di avanzamento civile nel pianeta.

In questo contesto si pongono le sofferenze e gli sforzi degli italiani.

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  • Luca, il Senato è a maggioranza democratica…. e Obama aveva il potere di porre il veto sino a che non venisse stralciato quell’articolo se veramente non gli piaceva (tant’è vero che il progetto di legge è stato modificato dopo la sua minaccia di veto). Vedo che ancora ti sfugge (non sei il solo, il 90 per cento dei giornalisti italiani persiste) che Obamino è uno smartass (tradurrei con “paraculo”) di Chicago. La sua politica nei confronti del terrorismo è MOLTO più a destra di quella di Bush, vedi per esempio nell’eliminazione senza processo di cittadini americani. E comunque, Obama deve sottostare alla Costituzione.

  • non mi sfugge per niente (senza per questo paragonare la mia consapevolezza alla tua)… e non mi sfugge che non è lui che comanda… e oserei dire che non lo era neppure bush… (ma non è certo la costituzione che obbliga il presidente a sottostare alle paranoie dei militari, imho)

  • Ma non sono “i militari”, è questo che non quaglia nella tua analisi. C’è un progetto di legge fatto da alcuni deputati del Congresso. Il progetto viene approvato dai due rami del Congresso (non può diventare “act” se non sono d’accordo entrambi)e sottoposto alla firma del presidente. Che se gli poace o firma, se non gli piace lo rimanda al Congresso con le sue osservazioni (è lo stesso da noi, se ci pensi, è il Presidente che promulga le leggi). Il Congresso può accettare le osservazioni, modificare la legge, rinunciarci oppure rimandargliela tale e quale. A quel punto il presidente può porre il veto, ma il Congresso può lo stesso farla passare vitandola con maggioranza qualificata. Ora, se la legge in questione avesse fatto tanto schifo a Obamino, poteva seguire questa strada, e costringere il Congresso (anche il Senato, controllato dai suoi) a votarla con la maggioranza qualificata. Altri presidenti lo hanno fatto (Clinton, per esempio). Se non lo ha fatto, vuol dire che tanto schifo non gi fa (da cui l’epiteto di paraculo) ma si atteggia per non alienarsi (utili idioti) i suoi elettori innamorati (e la stampa italiana ?). Oppure sapeva che il Congresso l’avrebbe votata lo stesso con maggioranza qualificata, e allora sarebbe stata una batosta tremenda in piena campagna elettorale. That’s all, il fantomatico potere dei militari c’entra poco. E’ semplicemente la democrazia, bellezza. Poi, se la legge in questione è contraria ala Costituzione, ci penserà la Corte Suprema a sistemare le cose (mica è la prima volta…). Peraltro, un parto Obmiano come la legge sull’assistenza sanitaria sembra proprio sia anticostituzionale…..

Luca De Biase

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