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Bunker Roy. Educazione dalle radici

Bunker Roy pensa che l’educazione per le popolazioni rurali dell’India debba ripartire dalla loro tradizione culturale. 

“Ho studiato nelle migliori scuole dell’India, il che mi ha quasi distrutto. Però volevo fare qualcosa di utile. Ho detto a mia madre che sarei andato a lavorare in un villaggio, è quasi andata in coma… Sono arrivato al villaggio, la polizia mi chiede che voglio: voglio costruire un college solo per la gente povera. Mi hanno dato un buon consiglio: non portare gente con un titolo di studio a insegnare nella tua scuola. Avevano ragione. Ho fatto un college basato sulle idee e lo stile di vita del Mahatma Gandhi. Le capacità da trasmettere sono quelle tradizionali della cultura popolare indiana. Gli architetti a piedi nudi che hanno costruito la scuola non sapevano leggere e scrivere. Le donne che hanno la tecnologia per impermeabilizzare il tetto la tengono segreta e non la rivelano agli uomini: non passa neppure una goccia d’acqua e in più tutta l’acqua piovana si recupera. Il prete che ha installato i pannelli solari ha studiato otto anni ed è uno dei massimi esperti di energia solare che conosco nel mondo: tutta l’energia viene dal sole. Di giorno i bambini lavorano. Di sera vengono a scuola: insegnamo democrazia, come gestire la terra, impariamo la nostra lingua… Ora 7mila bambini. Già molti villaggi hanno elettricità elettrica installate dalle persone che hanno imparato nella nostra scuola. Non diamo un certificato: chi vuole un certificato è perché vuole andare in città e abbandonare il villaggio. Abbiamo insegnato alle donne a installare i pannelli solari. Il miglior modo per comunicare? “Television? No. Telephone? No. Tell a woman!”. Insegnanti di quello che hanno imparato diventano le stesse donne. “Non devi cercare soluzioni fuori. Trova le soluzioni dentro. Ascolta le persone. Loro hanno tutte le soluzioni che servono. Come diceva Gandhi. Prima ti ignorano, poi ridono di te, poi ti combattono: e poi vinci”. (A Ted)

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  • E intanto nelle nostre scuole si fanno corsi per l’insegnamento informale … molto interessante.

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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