Home » Paper
Innovage Paper

Innovage

Ed ecco dunque l’ennesima nuova parola: “innovage”, innovazione e vintage. Non per nulla nascono tante parole nuove, in questo periodo storico che da molti punti di vista – ambientali, sociali, economici, culturali – appare come una grande trasformazione epocale: forse abbiamo l’impressione che, in mezzo a tanta innovazione, stiano effettivamente nascendo angoli di realtà che hanno bisogno di essere nominati; in qualche caso, peraltro, tentiamo di forzare questa impressione, producendo nuove parole prima che esistano le realtà che dovrebbero designare. E dunque, che cos’è l’”innovage”: una...

Paper Problemi editoriali

Problemi editoriali

Un pezzo uscito su Nòva24, Il Sole 24 Ore, l’8 luglio 2012. «È come se gli editori avessero avuto un fidanzato cattivo per qualche anno». Clay Shirky è uno che riesce a farsi ascoltare, dagli editori, anche quando dice cose che non gradiscono. Ma il più delle volte lo ascoltano gli internettiani che riconoscono, nel suo modo di pensare, una chiave di interpretazione autentica delle conseguenze socio-culturali dei media digitali. I suoi libri, “Uno per uno, tutti per tutti” e “Surplus cognitivo” (tradotti da Codice), hanno messo in luce le opportunità culturali generate dalla collaborazione...

Ecologia dell’informazione Paper

Ecologia dell’informazione

La metafora dell’ecosistema dell’informazione regge abbastanza bene ed è piuttosto utile per imparare ad approcciare la mediasfera pensando le complesse interazioni che esistono tra le sue componenti. Alle conseguenze inquinanti della produzione industriale di informazione e alla non sostenibilità della comunicazione meramente promozionale – i cui rendimenti sono peraltro decrescenti – avevo dedicato un articolo chiamato appunto “ecologia dell’attenzione” (2009). Ora possiamo fare molte chiose a quell’idea. Per aiutarci a immaginare una prospettiva ecologista anche per la dimensione...

Ecologia dell’attenzione Paper

Ecologia dell’attenzione

Un pezzo pubblicato su Link, febbraio 2009. Grazie alla redazione che mi permette di postarlo anche qui. Televisione, radio, giornali. Posta elettronica, social network, blog. Messaggi sonori nelle stazioni, cartelloni pubblicitari nelle vie della città, telecamere per la sicurezza degli uffici. La presenza capillare dell’informazione nella vita quotidiana delle persone nei paesi occidentali è un’esperienza generalizzata. Ciascuno ne fruisce e ne genera in continuazione. La quantità di messaggi cresce inesorabilmente, senza un ordine apparente. Cresce e basta. Il crollo del costo delle...

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

Video

Post più letti

Post più condivisi