|
Martedì, 4 novembre 2008
|
|
|
Siti eletti
Di certo non ci si sente soli in questo momento. Tutto il mondo che parla, scrive o disegna, sta parlando, scrivendo e disegnando delle elezioni americane.
In questo quadro, aggiungo i miei ai fragorosi applausi che la rete sta rivolgendo a Spinoza.
8:55:03 PM
|
|
Al contrario
Leggo il pezzo di Paul Boutin sulla fine del tempo dei blog. Il che mi ha fatto venire voglia di scrivere immediatamente un post.
Boutin dice che i blog sono troppo impersonali. E che per intrattenere relazioni c'è di meglio: Twitter, Flickr, Facebook.
Sarà. Ma in quei servizi ci si sente sempre un po' in casa d'altri. Mentre sul blog molto meno. Forse, vale la pena di scrivere su piattaforme diverse: a seconda della storia che si vuole raccontare.
8:52:28 PM
|
|
La storia del futuro
L'importanza del dibattito sulla scuola va molto oltre la questione dell'organizzazione del sistema educativo. Riguarda l'accordo sociale sul percorso che la società e le persone, specialmente giovani, si avviano a compiere. Dalle idee che emergono in questo dibattito discende la capacità della società di rinnovarsi e di darsi un progetto capace di migliorare il mondo. Ma se questo dibattito è povero e inconsistente, da questo dibattito discende l'incapacità della società di migliorare.
Perché non siamo nel futuro, ma ci raccontiamo quello che pensiamo possa essere il futuro. E questo ha importanti conseguenze. Ma come avviene questo racconto del futuro?
Le ideologie hanno meno peso nel racconto del futuro. Ugualmente, hanno meno peso le previsioni. Valgono soprattutto le azioni e le visioni che quelle azioni motivano e descrivono. Insieme.
Senza visione, le azioni sembrano attivismo sfrenato e qualche volta isterico. Senza azioni, le visioni sembrano sogni o velleità: le azioni e i fatti che ne conseguono sono come il momento della verifica delle ipotesi sottostanti alle visioni.
Ebbene. Proprio la profondità del cambiamento che sembra pervadere il mondo attuale, tanto da far dire a molti che siamo di fronte a un cambio di paradigma, impone la necessità di inserire nella riflessione alcune dimensioni sociali di lunga durata che appaiono talvolta impossibili da mutare, o talmente lente da essere pensate come ovvie e scontate. A Ted lo sanno e progettano il prossimo convegno di luglio a Oxford dedicandolo a questioni come «convenzioni sociali, legami biologici, quadri culturali, significati codificati, sistemi complessi, impulsi creativi, speculazioni scientifiche, software, reti, infrastrutture. Non si tratta di riflessioni sul pensiero: si tratta di ricerca sull'insieme di fatti e visioni che si possono verificare e che hanno un impatto preciso sulle dinamiche di fondo della convivenza.
Pensare alla scuola ha lo stesso valore. Ma va fatto nello stesso modo. L'Italia può essere un paese che costruisce il proprio futuro condotto dall'idea di poter migliorare. Oppure può dare l'impressione di non credere che tutto questo sia possibile. E continuare a concentrarsi sulla gestione quotidiana dei piccoli o grandi poteri acquisiti o conquistati.
8:09:06 AM
|
|
|
|
© Copyright
2008
Luca De Biase.
Last update:
2-12-2008; 12:02:34.
This theme is based on the SoundWaves
(blue) Manila theme. |
|
Appunti su economia e felicità
In libreria: Economia della Felicità Dalla blogosfera al valore del dono Feltrinelli Editore
Il mago d'ebiz
In nome del popolo mondiale
Frammenti
Crossroads
Nòva100
(Nòva24Ora!)
Rivolta e rivoluzione
Giornalismo dell'innovazione
Appunti: reti, Benkler, Castells
Politica/ blog
Politica/ scienza
Retorica catastrofica
Scienza/ paura
Informazione/ comunicazione
Regole/ telecomunicazioni
Urgenze/ giovani
Chi ha ucciso i giornali?
Online journalism
Commons
Planisfero personale
First Monday
Ted
Seed Magazine
Reporters sans Frontières
EquiLiber
Doors of perception
Newseum
Jornalismo & internet
Discussioni
twitturly
Future Exploration
CiteUlike
LibraryThing
Ted
Digital Library of the Commons
On the Commons
Memesphere
Wikio
|