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Martedì, 16 settembre 2008
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I giornali e Google
Ogni mossa di Google è superseguita nel mondo. Ma ultimamente produce sempre anche molto nervosismo. E qualche preoccupazione. L'accordo Google-Yahoo! ha generato una forte agitazione nei giornali tradizionali. Che denunciano manovre anti-competitive.
Vedremo gli sviluppi di questa protesta. Ma un fatto è certo. Se i giornali tradizionali vogliono contrastare l'avanzata di Google nel settore della raccolta pubblicitaria, se davvero ne temono la strategia, se pensano che non sia positiva per l'informazione, allora non dovrebbero limitarsi a combattere Google con le armi legali. Dovrebbero cominciare a ridefinire anche le loro pratiche di raccolta pubblicitaria. E inventare tecnologie e metodi migliori di quelli di Google per modernizzare il loro mercato. E dimostrare anche al pubblico che la loro strategia serve meglio di quella di Google i lettori e gli inserzionisti. Potrebbero anche riuscirci.
9:34:22 AM
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Il mercato dell'esagerazione
Hanno esagerato. Hanno consumato beni pubblici come la fiducia, il futuro, le qualità dei dipendenti. I capi delle banche e delle istituzioni finanziarie coinvolte nella crisi finanziaria hanno avuto finora modo di sperare che a salvare i soldi che avevano fatto in anni di esagerazioni fosse sempre lo stato. Ma a quanto pare si è aperta una fase nuova. Ora il problema è salvare lo stato dalla montagna di problemi che ha lasciato si accumulasse. Ci sono i soldi cinesi, certo. Ma gli Stati Uniti possono davvero pensare di salvarsi con i soldi cinesi senza dare nulla in cambio?
E non è giunto il momento di inventare un sistema per imbrigliare i mercati finanziari e spingerli a fare il loro vero e giusto mestiere: servire l'economia reale? Lo stato può anche aiutare, se in cambio riesce a imporre regole che facciano l'interesse vero del pubblico. Imho.
9:21:15 AM
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Razzismo serpente
Non si può dunque dire che fossero razzisti i due tizi che hanno ammazzato un ragazzo di colore a Milano. Abbiamo testimonianze e valutazioni contrastanti. Con un fatto: il razzismo è ancora una vergogna, per tutti. Il che è un bene. Sarebbe invece un male se i razzisti, dopo questo ennesimo episodio, si sentissero protetti in questa fase politica da chi nega che il problema esista.
(Una lettura alternativa).
9:10:57 AM
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Luca De Biase.
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1-10-2008; 11:44:23.
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