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Domenica, 31 agosto 2008
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esistere, esistere, esistere ma perché non ho fatto l'idraulico?
Un documentario per sentir parlare quelli che hanno scelto un lavoro come scelta di vita. E non per questo non hanno problemi. Il 4 settembre a Milano.
This event is planned to start at 9:00 pm on Sep 4, 2008 at Festa del PD, Palasharp.
3:28:00 PM
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Inquinamento dell'informazione
Leggendo I numeri del terrore di Loretta Napoleoni e Ronald J. Bee (Il Saggiatore) si trova che statisticamente gli occidentali non sono mai stati tanto al sicuro. E nonostante questo hanno paura. Il terrore è frutto, dicono gli autori, tanto dei terroristi quanto degli uomini di stato che sfruttano le loro azioni per influire sull'agenda politica.
Lo stesso meccanismo, se si vuole, è adottato dagli allarmismi di ogni genere, più o meno giustificati, che si vedono lanciare da diverse fonti: dal riscaldamento globale all'inflazione percepita, dalla diffusione di guidatori in stato di ebbrezza ai violentatori immigrati. E l'effetto finale è che non si riesce più a distinguere le notizie solidamente fondate da quelle costruite come più o meno condivisibili campagne di stampa. Insomma, i fatti originari che preoccupano ci sono, ma vengono amplificati e manipolati in modo da influire, appunto, sulle dinamiche del consenso. Conducendo a decisioni fondamentalmente sbagliate.
Un risanamento dell'ecosistema dell'informazione inquinato è urgente. E il primo passo è renderci conto che viviamo appunto in un ecosistema dell'informazione inquinato. La risposta non sta tanto nella denuncia di questo o quel protagonista dell'inquinamento. Quanto nella produzione di un sistema di informazioni più sano.
Ci sono alcuni criteri da utilizzare in proposito: 1. Chi informa puntando sul martellamento di notizie ripetute all'infinito fa più propaganda che informazione 2. Chi urla le notizie invece di lavorare sulle prove è un probabile inquinatore 3. Chi si informa soltanto con un medium o una fonte è un possibile servitore, anche inconsapevole, degli inquinatori.
I Mezzi di confusione di massa sono al lavoro. La strategia di risposta può essere molto articolata: 1. Ripulitura paziente degli argomenti devastati dalle campagne di stampa 2. Esplorazione e valorizzazione delle fonti di informazione indipendenti 3. Creazione di oasi protette dalle notizie manipolate e non sostanziate da prove.
Soprattutto, chi ha intenzione di contribuire alla ricostruzione di un ecosistema dell'informazione sano deve coltivare la consapevolezza che la frammentazione culturale prodotta dallo scetticismo derivante dalla scarsa credibilità delle fonti di informazione è la premessa della fine di una democrazia capace di garantire la convivenza civile e la solidarietà tra le persone. L'"agenda di cittadini" sarà possibile solo come conseguenza di quella consapevolezza. Secondo me.
Tag: terrorismo, allarmismo, agenda
12:02:26 PM
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2008
Luca De Biase.
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1-09-2008; 10:02:56.
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