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Martedì, 2 settembre 2008
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La semplice vita di campagna
Se la produttività agricola non aumenterà, nei prossimi anni per sfamare una popolazione mondiale che arriverà a oltre 9 miliardi di persone entro il 2050, l'area del pianeta dedicata all'agricoltura dovrà raddoppiare. Raddoppiare... (Ne parla un articolo da leggere su Seed Magazine).
Va notato che negli ultimi decenni è aumentata la produttività, mentre in termini di aree del pianeta sono aumentate quelle urbanizzate molto più di quelle dedicate all'agricoltura. Tanto che oggi, dicono all'Ocse, la superficie del pianeta occupata dalla città è più ampia di quella occupata dalla campagna coltivata.
Posto che è difficile raddoppiare l'area coltivata, anche se dalla Russia al Brasile questo sta avvenendo a quanto pare, dovrà aumentare la produttività. Il che sembra essere possibile con gli organismi geneticamente modificati. Tra i molti motivi che frenano la diffusione degli Ogm c'è anche quello relativo alla proprietà intellettuale che li governa. E che sembrerebbe destinata a impoverire, non ad arricchire, i paesi poveri che più degli altri potrebbero contribuire all'aumento della popolazione. Ma secondo Maywa Montenegro, che scrive su Seed, si sta sviluppando un vero e proprio open source degli Ogm.
Per gli europei la questione si fa complessa. Frenare l'importazione di Ogm dalla Cina, inizialmente per la popolazione cinese che vive in Europa, non sarà facilissimo. Tenere alla larga tutti i derivati alimentari di Ogm - come del resto impedire l'importazione di carne di animali clonati e così via - non sarà agevole. L'unica strada per influire sarà quella di passare da una posizione negativa nei confronti dei risultati di questa ricerca a una posizione propositiva in termini di ricerca costruttiva, di analisi delle conseguenze dei ritrovamenti e di controllo della catena produttiva: un po' come si è fatto nel caso della riciclabilità dei materiali contenuti nei computer che ha influito sulla sostenibilità della produzione di elettronica anche in paesi lontani come Taiwan.
Anche perché l'agricoltura non produce solo cibo, ma anche materiali per il tessile e per l'energia. E la terra coltivabile è limitata.
Questo non impedisce di lavorare contemporaneamente sulla produzione di cibo organico e supergenuino, anche se molto costoso, destinato a chi se lo può permettere. Uno sviluppo delle tecniche per produrre efficientemente il cibo organico deve andare avanti. Anche perché le stesse produzioni genuine stanno arrivando a prezzi insostenibili, che potrebbero trasformarsi in boomerang per le aree del pianeta che puntano su quelle produzioni. Non sarà il protezionismo a salvare il pensiero e la sapienza del cibo sano. Sarà la consapevolezza e l'efficienza produttiva.
L'alternativa non è molto chiara, temo. Qualche cinico potrebbe pensare di lasciare che la fame riduca la dinamica demografica mondiale. Ma questo non solo sarebbe una tragedia immane. E' anche improbabile: si può infatti ritenere che anche se l'Europa si terrà fuori da questa questione, altrove non mancheranno i laboratori che ci penseranno. Ihmo.
Tag: ogm, agricoltura, Europa
9:44:03 AM
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Luca De Biase.
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1-10-2008; 11:44:11.
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