La domanda annuale di Edge, come s’è segnalato qui, è drastica: quali idee scientifiche sono pronte per andare in pensione? Se ne parla in una pagina di Nòva oggi.
Quanto al mio contributo è stato proporre di mandare in pensione la teoria della “tragedia dei beni comuni“: un’idea del 1968 proposta da Garrett Hardin secondo la quale i commons sono destinati inesorabilmente a essere ipersfruttati e a deperire. È evidente che questo può avvenire e che avviene. Ma la nozione di tragedia, come dice Hardin, precisa che si tratta di un destino, di una conclusione inevitabile. Questo non è vero. Lo ha dimostrato Elinor Ostrom.
Un’applicazione di questo pensionamento riguarda internet. Anche se non tutti sono d’accordo, internet può essere considerata un bene comune, il protocollo ip e gli standard che lo fanno funzionare come sappiamo. Compagnie private e organizzazioni statali stanno operando in modo da sfruttare eccessivamente questo bene comune e rischiano di farlo deperire. Ma non è un destino ineluttabile. Possiamo impedire che avvenga.
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