Il deputato repubblicano Paul Broun fa parte del Comitato parlamentare on Science, Space and Technology. Sostiene che l’evoluzionismo è una “bugia”. E che la Terra è stata creata 9.000 anni fa come dice la Bibbia. (TechCrunch)
Eppure la scienza ha datato i fossili, rintracciato i movimenti geologici, elaborato interpretazioni e le ha sottoposte a verifiche indipendenti tra loro. Ci possono essere errori nella teorizzazione e nell’osservazione, ma non si tratta di “bugie” se non quando vengono artatamente falsificati i dati. Il concetto di bugia viene da un mondo diverso da quello della ricerca.
Quando la conoscenza è soggetta all’ideologia più che alla ricerca, quando non si dà importanza al metodo condiviso con il quale si sviluppa la conoscenza ma si presta attenzione solo a una forma di ipse dixit, si combatte una sorta di guerra dei mondi. Una guerra delle visioni del mondo. Che distrugge ciò che abbiamo in comune.
Il tentativo di trasformare il dibattito in una contrapposizione tra una visione ideologia e una visione scientifica come se fossero paragonabili è ingiusto. Concorrere ad avvalorarlo è un errore. Non sono due modi di vedere il mondo comparabili. L’ideologia è un insieme di convinzioni comunicate allo scopo di difendere un potere. La scienza è essenzialmente un metodo per generare ipotesi e interpretazioni.
Questa non comparabilità vale anche in discorsi meno alti e più quotidiani. Ogni volta che si discute di politica, per esempio, si rischia la stessa ambiguità. Il factchecking è un allenamento a distinguere.
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